venerdì 31 luglio 2020

Festa di Sant'Ignazio di Loyola: Ignazio insegnaci l'umiltà

#SantIgnazio ci insegni l’umiltà: l’umiltà che ci rende consapevoli che non siamo noi a costruire il Regno di Dio, ma è sempre la grazia del Signore che agisce in noi, fragili vasi d’argilla, ma nei quali c’è un tesoro immenso che portiamo e che comunichiamo. (Papa Francesco) 

domenica 26 luglio 2020

I sentimenti ci fanno sentire vivi e ringraziare -o maledire- ogni giorno di essere umani. (Maura Manca)

Dalla pagina Facebook  della dottoressa Maura Manca "Molto spesso si ha paura di innamorarsi, di privarsi dei sentimenti, di “sentire”, nel senso più profondo della parola. La paura di soffrire, di essere traditi, spesso anche dell’abbandono, condiziona le nostre scelte affettive e anche le dinamiche relazionali. Invece di lasciarsi andare, si preferisce vivere con il freno a mano tirato, nella convinzione di poter avere il controllo dei propri sentimenti, senza capire che la vera sofferenza è proprio questa: non lasciarsi mai andare e non vivere ciò che sentiamo. Cerchiamo i legami, è la nostra natura, ma ne abbiamo paura, per poi vivere un contrastante conflitto interno che non ci farà mai essere veramente appagati di noi stessi e di ciò che stiamo vivendo. La paura va vissuta, non contrastata. La meraviglia dei sentimenti, è proprio insita nella loro intensità, nel bene e nel male. Se fosse sempre sereno, una relazione perderebbe il suo vero valore, diventerebbe scontata. 
I sentimenti fanno ridere, piangere, pensare e agire di impulso. I sentimenti ci fanno sentire vivi e ringraziare -o maledire- ogni giorno di essere umani." 
https://www.facebook.com/245387598941797/posts/1627079910772552/ 

mercoledì 22 luglio 2020

Festa di Santa Maria Maddalena

XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

SANTA MARIA MADDALENA - FESTA - LITURGIA PROPRIA

V.

 Signore, apri le mie labbra

R.

 e la mia bocca proclami la tua lode

Ant.

 Venite, adoriamo il Signore:
       la sua gloria risplende nei santi.

Oppure:

 

  

Ant.

 Nella festa di santa Maria Maddalena
         lodiamo il Signore nostro Dio.
 

SALMO 94    Invito a lodare Dio

Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura
«quest’oggi» 

(Eb 3, 13).

Venite, applaudiamo al Signore, *
   acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
   a lui acclamiamo con canti di gioia 

(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
   grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
   sono sue le vette dei monti.

Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
   le sue mani hanno plasmato la terra 

(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
   in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
   il gregge che egli conduce 

(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
   «Non indurite il cuore, *
   † come a Merìba, come nel giorno di Massa
   nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
   mi misero alla prova,
     pur avendo visto le mie opere 

(Ant.).

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
   e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
   non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
   Non entreranno nel luogo del mio riposo» 

(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
   nei secoli dei secoli. Amen 

(Ant.).

Ant.

 Venite, adoriamo il Signore:
       la sua gloria risplende nei santi.

Oppure:

 

  

Ant.

 Nella festa di santa Maria Maddalena
         lodiamo il Signore nostro Dio.
 

XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

SANTA MARIA MADDALENA - FESTA - LITURGIA PROPRIA

V.

 O Dio, vieni a salvarmi

R.

 Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO

La carità divina
congiunge santa Maria Maddalena
all’eterno convito
nel regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell’amore di Dio.

O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.

Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

1 ant.

 Sulla sua bocca, discorsi di saggezza;
          sulle sue labbra, parole di bontà.

SALMO 18 A

I cieli narrano la gloria di Dio, *
   e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
    e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Non è linguaggio e non sono parole, *
    di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
    e ai confini del mondo la loro parola.

Là pose una tenda per il sole †
    che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
    esulta come prode che percorre la via.

Egli sorge da un estremo del cielo †
    e la sua corsa raggiunge l’altro estremo: *
    nulla si sottrae al suo calore.

1 ant.

 Sulla sua bocca, discorsi di saggezza;
          sulle sue labbra, parole di bontà.

2 ant.

 Beata la donna che confida nel Signore:
          dal suo cuore un inno al nostro Dio.

SALMO 44
 

I (2-10)

Effonde il mio cuore liete parole, †
   io canto al re il mio poema. *
   La mia lingua è stilo di scriba veloce.

Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, †
   sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
   ti ha benedetto Dio per sempre.

Cingi, prode, la spada al tuo fianco, †
   nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, *
   avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.

La tua destra ti mostri prodigi: †
   le tue frecce acute
         colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
      sotto di te cadono i popoli.

Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
   è scettro giusto lo scettro del tuo regno.

Ami la giustizia e l’empietà detesti: †
   Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato *
   con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.

Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, *
   dai palazzi d’avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette; *
   alla tua destra la regina in ori di Ofir.

2 ant.

 Beata la donna che confida nel Signore:
          dal suo cuore un inno al nostro Dio.

3 ant.

 Con gioia ed esultanza,
          entrano nella casa di Dio.

II    (11-18)

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, *
    dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza. *
   Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.

Da Tiro vengono portando doni, *
   i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.

La figlia del re è tutta splendore, *
    gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.

È presentata al re in preziosi ricami; *
    con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza, *
    entrano insieme nel palazzo regale.

Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; *
    li farai capi di tutta la terra.

Farò ricordare il tuo nome
       per tutte le generazioni, *
    e i popoli ti loderanno
       in eterno, per sempre.

3 ant.

 Con gioia ed esultanza,
          entrano nella casa di Dio.

V.

 Il mio cuore medita sempre la tua parola.

R.

 Signore, mia roccia e mio redentore.

PRIMA LETTURA

Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo

12, 1-21

La vita cristiana, culto spirituale a Dio


   Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
   Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente, ma valutatevi in maniera da avere di voi un giusto concetto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l’insegnamento, all’insegnamento; chi l’esortazione, all’esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
   La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi.
   Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini (Mt 5, 39-42). Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore (Dt 32, 35). Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo (Pro 25, 21. 22). Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.

 

RESPONSORIO                       Rm 12, 2; Ef 4, 23-24

 

R.

 Trasformatevi, rinnovando la vostra mente, 

*

 per
discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui
gradito e perfetto.

V.

 Rinnovatevi nello spirito della vostra mente, rivestite
l’uomo nuovo,

R.

 per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono,
a lui gradito e perfetto.

SECONDA LETTURA

Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno,
papa 

 

(Om. 25, 1-2. 4-5; PL 76, 1189-1193)



Ardeva del desiderio di Cristo


   Maria Maddalena, venuta al sepolcro, e non trovandovi il corpo del Signore, pensò che fosse stato portato via e riferì la cosa ai discepoli. Essi vennero a vedere, e si persuasero che le cose stavano proprio come la donna aveva detto. Di loro si afferma subito: «I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa»; poi si soggiunge: «Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva» (Gv 20, 10-11).
   In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d’amore aveva invaso l’anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati. Cercava colui che non aveva trovato, piangeva in questa ricerca e, accesa di vivo amore per lui, ardeva di desiderio, pensando che fosse stato trafugato.
   Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo; perché la forza dell’opera buona sta nella perseveranza, come afferma la voce stessa della Verità: «Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt 10, 22).
   Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare. Avvenne così che i desideri col protrarsi crescessero, e crescendo raggiungessero l’oggetto delle ricerche. I santi desideri crescono col protrarsi. Se invece nell’attesa si affievoliscono, è segno che non erano veri desideri.
   Ha provato questo ardente amore chiunque è riuscito a giungere alla verità. Così Davide che dice: «L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 41, 3). E la Chiesa dice ancora nel Cantico de Cantici: Io sono ferita d’amore (cfr. Ct 4, 9). E di nuovo dice: L’anima mia è venuta meno (cfr. Ct 5, 6).
   «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20, 15). Le viene chiesta la causa del dolore, perché il desiderio cresca, e chiamando per nome colui che cerca, s’infiammi di più nell’amore di lui.
   «Gesù le disse: Maria!» (Gv 20, 16). Dopo che l’ha chiamata con l’appellativo generico del sesso senza essere riconosciuto, la chiama per nome come se volesse dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti conosco non come si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto speciale.
   Maria dunque, chiamata per nome, riconosce il Creatore e subito grida: «Rabbunì», cioè «Maestro»: era lui che ella cercava all’esterno, ed era ancora lui che la guidava interiormente nella ricerca.

 

RESPONSORIO

R.

 Tornando dal sepolcro, Maria Maddalena annunziò
ai discepoli: ho visto il Signore. 

*

 Beata colei che
portò il primo annunzio della vita risorta.

V.

 Piangendo l’amato, vide colui che cercava; lo vide
e l’annunziò ai fratelli.

R.

 Beata colei che portò il primo annunzio della vita
risorta.

INNO Te Deum

Noi ti lodiamo, Dio, *
   ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
   tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
   e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
   il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
   sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
   e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
   la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
   e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
   eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
   per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
   hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
   Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
   che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
   nell'assemblea dei santi.

*

 Salva il tuo popolo, Signore, *
   guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
   lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
   di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
   in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
   pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
   non saremo confusi in eterno.

Oppure

Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
   tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
   incessábili voce proclámant:

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
   Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
   sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spiritum.

Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
   non horruisti Vírginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
   aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
   quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.

*

 Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
   et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per singulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
   et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
   sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
   quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
   non confúndar in ætérnum.

* Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.

ORAZIONE

   O Dio onnipotente ed eterno, il cui Figlio ha voluto affidare a Maria Maddalena il primo annunzio della gioia pasquale, fa’ che per il suo esempio e la sua intercessione proclamiamo al mondo il Signore risorto, per contemplarlo accanto a te nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

       Benediciamo il Signore.

       R.

 Rendiamo grazie a Dio.

Santo Del Giorno

Mercoledì 22 Luglio

Santa Maria Maddalena

Memoria di santa Maria Maddalena, che, liberata dal Signore da sette demòni, divenne sua discepola, seguendolo fino al monte Calvario, e la mattina di Pasqua meritò di vedere per prima il Salvatore risorto dai morti e portare agli altri discepoli l’annuncio della risurrezione.


martedì 21 luglio 2020

Riconiscere il bene che cresce silenziosamente...

"Ai servi sta a cuore un campo senza erbacce, al padrone sta a cuore il buon grano. Il Signore ci invita ad assumere il suo stesso sguardo, quello che si fissa sul buon grano, che sa custodirlo anche tra le erbacce. Non collabora bene con Dio chi si mette a caccia dei limiti e dei difetti degli altri, ma piuttosto chi sa riconoscere il bene che cresce silenziosamente nel campo della Chiesa e della storia, coltivandolo fino alla maturazione. E allora sarà Dio, e solo Lui, a premiare i buoni e punire i malvagi. La Vergine Maria ci aiuti a comprendere e imitare la pazienza di Dio, il quale vuole che nessuno si perda dei suoi figli, che Egli ama con amore di Padre." (Papa Francesco) 

domenica 19 luglio 2020

Siamo chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle (Amoris Laetitia 37)

Sto leggendo Amoris Laetitia. Sono arrivata al n37. Che meraviglia!!! Sono proprio entusiasta di questa lettura. 
Quante cose abbiamo sbagliato nell'evangelizzare e nel presentare il matrimonio cristiano. Anziché lamentarci che le cose non funzionano facciamo autocritica e lasciamo operare la Santissima Trinità. In particolare al numero 37 Papa Francesco scrive "Stentiamo anche a dare spazio alla coscienza dei fedeli... Siamo chiamati a formare le coscienze,  non a pretendere di sostituirle". 


giovedì 16 luglio 2020

Quote from the novel by Mary Doria Russell "The Sparrow "

From The Sparrow by Mary Doria Russell. In this passage Sofia Mendes is remembering Emilio Sandoz and the prejudice she had for Catholicism. And then when Emilio Sandoz explained the Mass.. 
 << "Consider  the  Star  of  David,"  he  said  quietly. "Two  triangles,  one  pointing  down,  one  pointing  up.  I  find  this  a  powerful  image—the  Divine  reaching  down,  humanity  reaching  upward. And  in  the  center,  an  intersection,  where  the  Divine  and  human  meet. The  Mass  takes  place  in  that  space."  His  eyes  lifted  and  met  hers:  a  look of  lucid  candor.  "I  understand  it  as  a  place  where  the  Divine  and  the  human  are  one.  And  as  a  promise,  perhaps.  That  God  will  reach  toward  us if  we  reach  toward  Him,  that  we  and  our  most  ordinary  human  acts—like  eating  bread  and  drinking  wine—can  be  transformed  and  made  sacred."  Then  the  sunrise  smile  appeared,  transforming  his  dark  face  like dawn.  "And  that,  Senorita  Mendes,  is  the  best  I  can  do,  after  three  shots of  rum  at the end of a long day."  >> 
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A passage from The Sparrow by Mary Doria Russell

From The Sparrow by Mary Doria Russell:
"WELL,  FUCK  ME  dead!"  cried  Ian  Sekizawa,  vice  president  of  the Asteroid  Mining  Division  of  Ohbayashi  Corporation,  headquartered  in Sydney.  "It's  Sofie!  What  a  treat  to  see  you  again,  girl!  What's  it  been? Three years?"   "Four,"  Sofia  said,  withdrawing  a  bit  from  her  screen,  not  feeling safe  from  Ian's  bear  hug  even  across  the  electronic  distance  between them.  "It's  good  to  see  you,  too.  Are  you  still  happy  with  the  system?  It still suits  your  requirements?"   
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giovedì 9 luglio 2020

More I.... We....

More I try to stop with you, more I feel I am failing. 

More I have got pain, more I want you here with me.

More I dream a beautiful woman, more I like you. 
More I dream a man that aren't you,more I want you. 

More I dream to be married,more I see we (you and I) are dancing in the dark. 

There are millions and more things I don't like about you. 
And I still don't understand why you are sexual attractive for me,why I like you so much . 
 
You have arrived in my reality, with your body like if you were here upon me and I don't understand why I have let you having sex with me. 


Even if you don't tell me anything about, I feel you don't want to let me go. I feel you want me. 
I feel your sex. 

But reality is that you have violated me.  
Yes,you have violated...
But I am letting you here and you don't let me go. 


We have a crush.. 
We are bond.
We are weak.
We are! 



lunedì 6 luglio 2020

Ti perdono

Se dicessi non sono innamorata di te,mentirei a me stessa. Mentirei a me stessa anche se dicessi che non mi importa nulla di te e che non voglio stare con te. È stato virtuale,ma sento di aver vissuto realmente i tuoi baci, il tuo corpo nel mio. Non mento invece a dire che finalmente posso vivere, perché tu ormai mi stavi bloccando la vita. Non mento dicendo che ti amo e che ti ricorderò ogni 5 settembre. Tu dovresti chiedermi scusa...scuse sincere per il danno arrecato alla mia persona. Penso che queste scuse non arriveranno. Io però ti perdono. Ti perdono.

Felice di iniziare a vivere...

Felice di iniziare a vivere! Purtroppo quella relazione era soffocante e mi impediva di vivere in armonia e pienezza...

sabato 4 luglio 2020