mercoledì 17 gennaio 2018

Mozart and Beethoven sonatas for violin and piano live from Santa Cecilia performed by Roberto González-Monjas 🎻 and Alexander Lonquich 🎹

Everybody listen to the Rai Radio3 tonight!
From 8:05 p.m. there is Radio3Suite that gives us the opportunity to listen to a live concert from Santa Cecilia in Rome at 8:30 p.m. The Sonatas by Mozart and Beethoven are performed by the wonderful violinist Roberto González-Monjas and the pianist Alexander Lonquich.
Listen to here http://www.raiplayradio.it/radio3/

Stasera tutti ad ascoltare Rai Radio3. Dalle 20:05 durante Radio3Suite c'è la diretta con Santa Cecilia per il cartellone delle 20:30. Si tratta di un concerto della stagione da camera dell'Accademia di Santa Cecilia. Il meraviglioso violinista Roberto González-Monjas e il pianista Alexander Lonquich eseguono le sonate per violino e pianoforte di Mozart e Beethoven. 

sabato 13 gennaio 2018

Peppe - Giuseppe Cunsolo - è il bambino a cui è intitolata la Club House dei Briganti

A questo link puoi leggere la storia di Peppe, bambino che giocava a rugby nei Briganti e che aveva pure partecipato al trofeo Topolino di Treviso:   https://m.facebook.com/pancrazio.auteri.9/posts/10209807879304736

Ricordo che per aiutare alla ricostruzione della Club House dei Briganti intitolata a Peppe
queste sono le coordinate bancarie:

C/C intestato a : A.S.D. I BRIGANTI
IBAN: IT 03TN03127 26 201 000000 19 02 43 - BIC : BAECIT 21263 - Unipol Banca
Causale: " Una Nuova Club House per i Briganti "

venerdì 12 gennaio 2018

Please help to build the Briganti Rugby Club House

Please help to build the Briganti Rugby Club House

Help A.S.D. I Briganti Rugby to build the Club House with Kitchen ,medical centre, and Library that has been destroyed in the fire.

Please share these links
https://m.facebook.com/BrigantiLibrino/posts/10159856981275506?refid=52&ref=m_notif&notif_t=feedback_reaction_generic&__tn__=R-R

https://m.facebook.com/BrigantiLibrino/posts/10159855166370506

And please help A.S.D. I BRIGANTI RUGBY to build their Club House with Kitchen, medical centre, library. This is too important for the children that in Librino don't have a place to play sport, study, read, learn music and Briganti Rugby 's Club House is the only place these children have for all these.
So, please help and send your donation here
C/C intestato a : A.S.D. I BRIGANTI
IBAN: IT 03TN03127 26 201 000000 19 02 43 - BIC : BAECIT 21263
Unipol Banca
" Ricostruire la Club House dei Briganti "

Help A.S.D. I Briganti Rugby to build the Club House with Kitchen ,medical centre, and Library that has been destroyed in the fire.

Please share these links
https://m.facebook.com/BrigantiLibrino/posts/10159856981275506?refid=52&ref=m_notif&notif_t=feedback_reaction_generic&__tn__=R-R

https://m.facebook.com/BrigantiLibrino/posts/10159855166370506

And please help A.S.D. I BRIGANTI RUGBY to build their Club House with Kitchen, medical centre, library. This is too important for the children that in Librino don't have a place to play sport, study, read, learn music and Briganti Rugby 's Club House is the only place these children have for all these.
So, please help and send your donation here
C/C intestato a : A.S.D. I BRIGANTI
IBAN: IT 03TN03127 26 201 000000 19 02 43 - BIC : BAECIT 21263
Unipol Banca
" Ricostruire la Club House dei Briganti "

giovedì 11 gennaio 2018

Un mio sfogo dopo aver saputo del rogo alla casa dei "Briganti"

Dieci anni però non possono andare distrutti così. 
Qui siamo dinanzi a Satana che fa di tutto per seminare odio e bloccare l'amore e distruggere il bene che è stato seminato 10 anni fa e che dopo 10 anni aveva già prodotto molti frutti. Io la vedo così,  non me ne vogliano né Pier né  chi non  ci crede e chi so non essere d'accordo con me.
La Divina Misericordia è sempre più grande e non permetterà che il male trionfi ed è dalla parte dei Briganti, dei bambini, di tutti gli uomini di buona volontà.
Prego per la conversione di tutti ( me compresa) , affinché il bene trionfi e chi ha fatto tanto male possa pagare qui sulla terra, proprio per convertirsi, pentirsi, e non dover pagare per l'eternità. 
Per questo,a maggior ragione,dobbiamo impegnarci e fare tutto con amore, continuando a seminare il bene.

Diffondete questo link https://m.facebook.com/BrigantiLibrino/posts/10159855166370506

martedì 9 gennaio 2018

AFRICA/NIGERIA - Liberate le religiose rapite a novembre per le quali il Papa aveva lanciato un appello 

Fonte www.fides.org

AFRICA/NIGERIA - Liberate le religiose rapite a novembre per le quali il Papa aveva lanciato un appello 
Abuja (Agenzia Fides) -
“Siamo felici: sia resa Gloria a Dio” ha esclamato Suor Agatha Osarekhoe, Superiora generale delle Suore del Cuore Eucaristico di Cristo, annunciando la liberazione delle tre consorelle e delle tre aspiranti suore rapite il 13 novembre 2017 nello Stato di Edo, nel sud della Nigeria (vedi Fides 18/12/2017). “Una aspirante è stata rilasciata sabato 6 gennaio e le altre domenica 7. Ora stanno bene e si trovano in ospedale per una visita” ha precisato.
La prima ad essere liberata è Veronica Ajayi, che è stata rilasciata intorno alle 6 di pomeriggio di sabato 6 gennaio. Le tre religiose, suor Roseline Isiocha, suor Aloysius Ajayi, suor Frances Udi, sono state liberate insieme ad altre due aspiranti domenica 7 gennaio a mezzogiorno.
Il 13 novembre le sei religiose e aspiranti erano state prelevate con la forza da alcuni uomini armati che erano penetrati nel loro alloggio a Iguoriakhi. I malviventi erano fuggiti con le donne in ostaggio su un’imbarcazione veloce. 
Secondo la stampa locale i sequestratori avrebbero successivamente richiesto un riscatto di 20 milioni di Naira (circa 54.00 dollari). La Superiora generale ha però affermato che non è stato pagato nessun riscatto: “Non è stato pagato alcun riscatto. Sappiamo che la polizia ha fatto del suo meglio per prendere i colpevoli. Doveva fare il suo lavoro. La cosa più importante è che le nostre sorelle sono libere”. 
Il commissario di polizia, Johnson Kokumo, ha affermato che le suore sono state liberate nel corso di un'operazione da lui guidata. “Gli agenti di polizia hanno circondato i rapitori i quali non hanno avuto altra scelta che rilasciare le religiose”..
Papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 17 dicembre aveva lanciato un appello per la liberazione delle religiose con queste parole: “Mi unisco di cuore all’appello dei Vescovi della Nigeria per la liberazione delle sei Suore del Cuore Eucaristico di Cristo, rapite circa un mese fa dal loro convento a Iguoriakhi”.
(L.M.)
(Agenzia Fides 9/1/2018)

domenica 7 gennaio 2018

Kensington band 7/1/2008 - 7/1/2018 : 10 years inspiring the world. 10 years of love.

This is a post to celebrate Kensington band 10 years anniversary.

I love Kensington band.
I pray for the members of this wonderful band so that they can live happy , stay friends and compose beautiful music that continue to inspire and bring love in this world. I wish Kensington a lot of years of good music (100 years and more...).
This 10 years are for me 10 years of love.
I will never forget the first time I watched "Do I ever" video on tv Radiofreccia ( from December 2016 to February 2017 on Radiofreccia playlist there was "Do I ever")  I was very happy to watch them and listen to their music on tv or radio,but then Radiofreccia forgot Kensington band
In 2015 Eloi and Casper were live on Virgin Radio. But this radio isn't passing so much Kensington band,  they don't have their latest songs from Control album and I don't know why.
In Italy isn't easy to listen to Kensington band on radio or watch their video on tv. Kensington band likes Italy instead. They did Control album  in Italy, living in Rome and using the studios of the master sir Ennio Morricone.
I bought Control on May 2017 and I listen to this album a lot. I like it very much. Control is a masterpiece.
I will continue to listen to Kensington band music.
I write again that I love Kensington.  I thank Kensington for their wonderful music. Kensington music is better than a pill against pain. In this last time of my life I wouldn't change their music with anything else.
Congratulations Kensington for this anniversary.

This is the Kensington band Instagram post to celebrate this 10th anniversary: https://www.instagram.com/p/BdqE6yegClP/
(The same post is on their facebook)

Here my blog post about Kensington band.

KENSINGTON STREETS  http://agnesefiducia.blogspot.com/2016/12/kensington-streets.html

"We are the young" by Kensington band  from "Vultures" album - official video and lyrics  http://agnesefiducia.blogspot.com/2018/01/kensington-we-are-young.html

"Riddles" by Kensington band from "Rivals" album - lyrics, audio only video and official video  http://agnesefiducia.blogspot.com/2018/01/riddles-by-kensington-band-from-rivals.html

Control by Kensington band  http://agnesefiducia.blogspot.com/2017/06/control-by-kensington-band.html

Heading up Lyrics video  http://agnesefiducia.blogspot.com/2016/12/heading-up-lyrics-video.html

KENSINGTON DO I EVER and SORRY  http://agnesefiducia.blogspot.com/2016/12/kensington-do-i-ever.html

Kensington Ghost  http://agnesefiducia.blogspot.com/2017/04/kensington-ghost.html

My "Eloi Youssef " playlist on YouTube
https://www.youtube.com/playlist?list=PL93-ob_2LBMuwF6mqtK0WoUD9rX786c6i

Eloi Youssef - No control, how wonderful... #daughter http://agnesefiducia.blogspot.com/2017/12/eloi-youssef.html

We saw his star as it rose and have come to do the Lord homage (St Metthew 2:2)

Alleluia, Alleluia!
We saw his star as it rose and have come to do the Lord homage.
Alleluia! #StMatthew 2:2

#Gospel Acclamation
#Epiphany
#Nativity

Icon: 'Verbum Caro Factus Est': 'The Word Became Flesh' by Claudio Pastro at Roberto Pereira https://t.co/iGxNHbDrM0

(Taken from https://twitter.com/McCrimmonsuk/status/950048653007360000 Copyright go to the owner) 

sabato 6 gennaio 2018

Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo - “I bambini sono il presente della Chiesa”: Giornata dell'Infanzia Missionaria 

Fonte www.fides.org

VATICANO - “I bambini sono il presente della Chiesa”: Giornata dell'Infanzia Missionaria 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) –
“I bambini sono il nostro presente, piuttosto che il futuro: ce ne prendiamo cura facendo loro sperimentare la gioia, la preghiera e la condivisione anche nelle difficoltà. E con uno spirito realmente universale: vorrei ricordare che, in occasione del terremoto in Italia centrale, i bambini della Repubblica Centrafricana, paese poverissimo, hanno rinunciato a un pasto per aiutare i loro coetanei colpiti”: lo dice all'Agenzia Fides suor Roberta Tremarelli, delle Ancelle Missionarie del Santissimo Sacramento (AMSS). Segretaria Generale della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria – una delle quattro Pontificie Opere Missionarie – alla vigilia del 6 gennaio, solennità dell’Epifania, in cui in tanti paesi del mondo si celebra la speciale Giornata per l'Infanzia Missionaria o Giornata missionaria dei ragazzi.
La religiosa spiega a Fides: “La Giornata dell'Infanzia Missionaria nasce con il proposito di avere un giorno specifico durante l’anno in cui coinvolgere in modo speciale i bambini in tutti i paesi del mondo. Si celebra in periodi e forme diverse, a seconda del calendario e dei contesti, con lo scopo di educarli allo spirito missionario di attenzione agli altri bambini, attraverso la preghiera, le offerte, la condivisione”.
E' stato Papa Pio XI a sollecitare l’istituzione di questa Giornata proprio per dare una attenzione maggiore alla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria: “L'Opera si basa sull’esempio di Cristo che metteva i bambini al centro e cerca di prendersi cura dei bambini perché essi imparino fin dalla tenera età lo spirito del condividere”, spiega suor Tremarelli. La Santa Infanzia (come pure viene denominata) è stata avviata a metà del 1800 dal Vescovo francese Toussaint de Forbin-Janson che, rileva la Segretaria Generale, “per fronteggiare la tragica condizione dei bambini della Cina, iniziò a sensibilizzare i bambini in Francia, chiedendo loro una preghiera al giorno e un soldo al mese. Era una novità. Per secoli il bambino era rimasto solo il destinatario di attenzioni; così diventa invece un soggetto, colui che può dare un contribuito in prima persona. Così si educa allo spirito missionario, a essere attenti ai bisogni degli altri”.
Suor Roberta ricorda che “oggi in molte parti del mondo l’infanzia è violata, abusata, sfruttata. La Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria riceve richieste di aiuti e sussidi da tutto il mondo, la maggior parte per l'istruzione scolastica. Infatti soprattutto in Africa le scuole sono poche o a volte molto lontane da insediamenti umani e i bambini devono spostarsi per molti chilometri al giorno per frequentarle”. Oltre al cruciale settore dell’istruzione, l’Opera interviene in ambiti come la protezione della vita (cure sanitarie, nutrizione, accoglienza) e l’educazione cristiana: “Il tutto per restituire dignità alla vita dei bambini”, osserva la religiosa.
L’Opera dell’Infanzia Missionaria fu avviata nel 1843 da Mons. Toussaint de Forbin-Janson, Vescovo di Nancy, per educare i fanciulli allo spirito missionario, interessandoli alle necessità dei loro coetanei nei paesi di missione, con l’offerta di preghiere e di aiuti materiali. Nel 2018 ricorrono i 175 anni di fondazione. Secondo gli ultimi dati forniti a Fides, nel 2016 l'Opera della Santa Infanzia ha erogato sussidi a 2.621 progetti, nei cinque continenti, per un totale di 15,6 milioni di dollari. (PA) (Agenzia Fides 5/1/2018) top^

Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo - Giornata mondiale Infanzia Missionaria - Ufficio delle letture

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

V. Signore, apri le mie labbra 
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Ant. Venite, adoriamo il Signore
apparso tra noi.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Ant. Venite, adoriamo il Signore
apparso tra noi.
 
INNO

Prostràti i santi Magi
adorano il Bambino,
offron doni d'Oriente:
oro, incenso e mirra.

O simboli profetici
di segreta grandezza,
che svelano alle genti
una triplice gloria!

Oro e incenso proclamano
il Re e Dio immortale;
la mirra annunzia l'Uomo
deposto dalla croce.

Betlemme, tu sei grande
fra le città di Giuda:
in te è apparso al mondo
il Cristo Salvatore.

Nelle sue mani il Padre
pose il giudizio e il regno:
lo attestano concordi
le voci dei profeti.

Non conosce confini
nello spazio e nel tempo
il suo regno d'amore,
di giustizia e di pace.

A te sia lode, o Cristo,
nato da Maria Vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. I re di Tarsis e delle isole
porteranno doni al re Signore.
 
SALMO 71  

Dio, da' al re il tuo giudizio, *
al figlio del re la tua giustizia; 
regga con giustizia il tuo popolo *
e i tuoi poveri con rettitudine. 

Le montagne portino pace al popolo *
e le colline giustizia. 

Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, †
salverà i figli dei poveri *
e abbatterà l'oppressore. 

Il suo regno durerà quanto il sole, *
quanto la luna, per tutti i secoli. 
Scenderà come pioggia sull'erba, *
come acqua che irrora la terra. 

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia †
e abbonderà la pace, *
finché non si spenga la luna.

E dominerà da mare a mare, *
dal fiume sino ai confini della terra. 
A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, *
lambiranno la polvere i suoi nemici. 

I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, *
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. 
A lui tutti i re si prostreranno, *
lo serviranno tutte le nazioni.

Egli libererà il povero che invoca *
e il misero che non trova aiuto, 
avrà pietà del debole e del povero *
e salverà la vita dei suoi miseri. 

Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, *
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue. 

Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; †
si pregherà per lui ogni giorno, *
sarà benedetto per sempre. 

Abbonderà il frumento nel paese, *
ondeggerà sulle cime dei monti; 
il suo frutto fiorirà come il Libano, *
la sua messe come l'erba della terra. 

Il suo nome duri in eterno, *
davanti al sole persista il suo nome.

In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra *
e tutti i popoli lo diranno beato. 

Benedetto il Signore, Dio di Israele, *
egli solo compie prodigi. 

E benedetto il suo nome glorioso per sempre, †
della sua gloria sia piena tutta la terra. *
Amen, amen.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
  
1 ant. I re di Tarsis e delle isole
porteranno doni al re Signore.

2 ant. Adorate il Signore nel suo tempio santo, 
alleluia.

SALMO 95   

Cantate al Signore un canto nuovo, *
cantate al Signore da tutta la terra. 
Cantate al Signore, benedite il suo nome, *
annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. 

In mezzo ai popoli narrate la sua gloria, *
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. 
Grande è il Signore e degno di ogni lode, *
terribile sopra tutti gli dei. 

Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla, *
ma il Signore ha fatto i cieli. 
Maestà e bellezza sono davanti a lui, *
potenza e splendore nel suo santuario. 

Date al Signore, o famiglie dei popoli, †
date al Signore gloria e potenza, *
date al Signore la gloria del suo nome. 

Portate offerte ed entrate nei suoi atri, *
prostratevi al Signore in sacri ornamenti. 
Tremi davanti a lui tutta la terra. *
Dite tra i popoli: «Il Signore regna!». 

Sorregge il mondo, perché non vacilli; *
giudica le nazioni con rettitudine. 

Gioiscano i cieli, esulti la terra, †
frema il mare e quanto racchiude; *
esultino i campi e quanto contengono, 

si rallegrino gli alberi della foresta †
davanti al Signore che viene, *
perché viene a giudicare la terra. 

Giudicherà il mondo con giustizia *
e con verità tutte le genti.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
2 ant. Adorate il Signore nel suo tempio santo, 
alleluia.

3 ant. Angeli e potenze del cielo,
adorate il Signore, alleluia.

SALMO 96   

Il Signore regna, esulti la terra, *
gioiscano le isole tutte. 
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo trono. 

Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt'intorno i suoi nemici. 
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra. 

I monti fondono come cera davanti al Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra. 
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua gloria. 

Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dèi! 

Ascolta Sion e ne gioisce, †
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore. 

Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi. 

Odiate il male, voi che amate il Signore: †
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi. 

Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore. 
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
3 ant. Angeli e potenze del cielo,
adorate il Signore, alleluia.

V. I cieli annunziano la giustizia di Dio,
R. tutti i popoli contemplano la sua gloria.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaia 60, 1-22

Il Signore manifesta la sua gloria sopra Gerusalemme
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
A quella vista sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba,
portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Tutti i greggi di Kedar si raduneranno da te,
i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, 
saliranno come offerta gradita sul mio altare; 
renderò splendido il tempio della mia gloria.
Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
Sono navi che si radunano per me,
le navi di Tarsis in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro,
per il nome del Signore tuo Dio,
per il Santo di Israele che ti onora.
Stranieri ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio,
perché nella mia ira ti ho colpito,
ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.
Le tue porte saranno sempre aperte,
non si chiuderanno né di giorno né di notte,
per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli
e i loro re che faranno da guida.
Perché il popolo e il regno
che non vorranno servirti periranno
e le nazioni saranno tutte sterminate.
La gloria del Libano verrà a te,
cipressi, olmi e abeti insieme,
per abbellire il luogo del mio santuario,
per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.
Verranno a te in atteggiamento umile
i figli dei tuoi oppressori;
ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano.
Ti chiameranno Città del Signore,
Sion del Santo di Israele.
Dopo essere stata derelitta,
odiata, senza che alcuno passasse da te,
io farò di te l'orgoglio dei secoli,
la gioia di tutte le generazioni.
Tu succhierai il latte dei popoli,
succhierai le ricchezze dei re.
Saprai che io sono il Signore tuo salvatore
e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe.
Farò venire oro anziché bronzo,
farò venire argento anziché ferro,
bronzo anziché legno,
ferro anziché pietre.
Costituirò tuo sovrano la pace,
tuo governatore la giustizia.
Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. 
Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
Il sole non sarà più
la tua luce di giorno,
né ti illuminerà più
il chiarore della luna.
Ma il Signore sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
Il tuo sole non tramonterà più
né la tua luna si dileguerà,
perché il Signore sarà per te luce eterna;
saranno finiti i giorni del tuo lutto.
Il tuo popolo sarà tutto di giusti,
per sempre avranno in possesso la terra,
germogli delle piantagioni del Signore,
lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria.
Il piccolo diventerà un migliaio,
il minimo un immenso popolo;
io sono il Signore:
a suo tempo, farò ciò speditamente.

RESPONSORIO   Is 60, 1. 3
R. Alzati, vestiti di luce, Gerusalemme, perché viene colui che t'illumina: * sopra di te brilla la gloria del Signore.
V. Alla tua luce cammineranno i popoli, i re allo splendore che ti irradia:
R. sopra di te brilla la gloria del Signore.

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
(Disc. 3 per l'Epifania, 1-3. 5; Pl 54, 240-244)

Il Signore ha manifestato in tutto il mondo la sua salvezza
La Provvidenza misericordiosa, avendo deciso di soccorrere negli ultimi tempi il mondo che andava in rovina, stabilì che la salvezza di tutti i popoli si compisse nel Cristo.
Un tempo era stata promessa ad Abramo una innumerevole discendenza che sarebbe stata generata non secondo la carne, ma nella fecondità della fede: essa era stata paragonata alla moltitudine delle stelle perché il padre di tutte le genti si attendesse non una stirpe terrena, ma celeste.
Entri, entri dunque nella famiglia dei patriarchi la grande massa delle genti, e i figli della promessa ricevano la benedizione come stirpe di Abramo, mentre a questa rinunziano i figli del suo sangue. Tutti i popoli, rappresentati dai tre magi, adorino il Creatore dell'universo, e Dio sia conosciuto non nella Giudea soltanto, ma in tutta la terra, perché ovunque «in Israele sia grande il suo nome» (cfr. Sal 75, 2).
Figli carissimi, ammaestrati da questi misteri della grazia divina, celebriamo nella gioia dello spirito il giorno della nostra nascita e l'inizio della chiamata alla fede di tutte le genti. Ringraziamo Dio misericordioso che, come afferma l'Apostolo, «ci ha messo in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. E' lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto» (Col 1, 12-13). L'aveva annunziato Isaia: «Il popolo dei Gentili, che sedeva nelle tenebre, vide una grande luce e su quanti abitavano nella terra tenebrosa una luce rifulse» (cfr. Is 9, 1). Di essi ancora Isaia dice al Signore: «Popoli che non ti conoscono ti invocheranno, e popoli che ti ignorano accorreranno a te» (cfr. Is 55, 5).
«Abramo vide questo giorno e gioì» (cfr. Gv 8, 56). Gioì quando conobbe che i figli della sua fede sarebbero stati benedetti nella sua discendenza, cioè nel Cristo, e quando intravide che per la sua fede sarebbe diventato padre di tutti i popoli. Diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto il Signore aveva promesso lo avrebbe attuato (Rm 4, 20-21). Questo giorno cantava nei salmi David dicendo: «Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome» (Sal 85, 9); e ancora: «Il Signore ha manifestato la sua salvezza, agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia» (Sal 97, 2). 
Tutto questo, lo sappiamo, si è realizzato quando i tre magi, chiamati dai loro lontani paesi, furono condotti da una stella a conoscere e adorare il Re del cielo e della terra. Questa stella ci esorta particolarmente a imitare il servizio che essa prestò, nel senso che dobbiamo seguire, con tutte le nostre forze, la grazia che invita tutti al Cristo. In questo impegno, miei cari, dovete tutti aiutarvi l'un l'altro. Risplendete così come figli della luce nel regno di Dio, dove conducono la retta fede e le buone opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo che con Dio Padre e con lo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.

RESPONSORIO
R. In questo giorno di luce è apparso il Salvatore del mondo, annunziato dai profeti, adorato dagli angeli. * I magi vedono la sua stella, e pieni di gioia portano doni.
V. Un giorno santo risplende per noi: venite, nazioni, adorate il Signore.
R. I magi vedono la sua stella, e pieni di gioia portano doni.

INNO  Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

ORAZIONE
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore.
R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

******

Fonte iBreviary

venerdì 5 gennaio 2018

Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo - Solennità - Primi Vespri

Epifania
Primi Vespri

Nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

V. O Dio, vieni a salvarmi. 
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio * 
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, * 
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

Perché temi, Erode,
il Signore che viene?
Non toglie i regni umani
chi dà il regno dei cieli.

I magi vanno a Betlem
e la stella li guida:
nella sua luce amica
cercan la vera luce.

Il Figlio dell’Altissimo
s’immerge nel Giordano,
l’Agnello senza macchia
lava le nostre colpe.

Nuovo prodigio a Cana:
versan vino le anfore,
si arrossano le acque,
mutando la natura.

A te sia gloria, o Cristo,
che ti sveli alle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. Generato prima dell’aurora e dell’inizio dei secoli,
oggi è apparso il Signore, nostro Salvatore.

SALMO 134

I (1-12)

Lodate il nome del Signore, *
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
negli atri della casa del nostro Dio.

Lodate il Signore: il Signore è buono; *
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele come suo possesso.

Io so che grande è il Signore, *
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie, †
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli abissi.

Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †
produce le folgori per la pioggia, *
dalle sue riserve libera i venti.

Egli percosse i primogeniti d’Egitto, *
dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
contro il faraone e tutti i suoi ministri.

Colpì numerose nazioni *
e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
e tutti i regni di Cànaan.

Diede la loro terra in eredità a Israele, *
in eredità a Israele suo popolo.

1 ant. Generato prima dell’aurora e dell’inizio dei secoli,
oggi è apparso il Signore, nostro Salvatore.

2 ant. Grande è il Signore,
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

II (13-21)

Signore, il tuo nome è per sempre; *
Signore, il tuo ricordo per ogni generazione.

Il Signore guida il suo popolo, *
si muove a pietà dei suoi servi.

Gli idoli dei popoli sono argento e oro, *
opera delle mani dell’uomo.
Hanno bocca e non parlano; *
hanno occhi e non vedono;

hanno orecchi e non odono; *
non c’è respiro nella loro bocca.
Sia come loro chi li fabbrica *
e chiunque in essi confida.

Benedici il Signore, casa d’Israele; *
benedici il Signore, casa di Aronne;
benedici il Signore, casa di Levi; *
voi che temete il Signore, benedite il Signore.

Da Sion sia benedetto il Signore *
che abita in Gerusalemme.

2 ant. Grande è il Signore,
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

3 ant. Splendente di fuoco,
la stella guida i magi verso Dio, il Re dei re:
la videro, e portarono al Re i loro doni.

CANTICO Cfr. 1 Tm 3, 16
Il mistero di Cristo

R. Popoli tutti, lodate il Signore.

Egli si manifestò nella carne, *
fu giustificato nello spirito.

R. Popoli tutti, lodate il Signore.

Apparve agli angeli, *
fu annunziato ai pagani.

R. Popoli tutti, lodate il Signore.

Fu creduto nel mondo, *
fu assunto nella gloria.

R. Popoli tutti, lodate il Signore.

3 ant. Splendente di fuoco,
la stella guida i magi verso Dio, il Re dei re:
la videro, e portarono al Re i loro doni.

LETTURA BREVE 2 Tm 1, 9-10
Dio ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata solo ora con l’apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo del vangelo.

RESPONSORIO BREVE
R. In lui saranno benedetti * tutti i popoli della terra.
In lui saranno benedetti tutti i popoli della terra.
V. Daranno gloria al suo nome
tutti i popoli della terra.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
In lui saranno benedetti tutti i popoli della terra.

Ant. al Magn. All’apparire della stella, dissero i magi:
Questo è il segno del gran Re:
andiamo a cercarlo, portiamogli i doni,
l’oro, l’incenso e la mirra.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55
Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. al Magn. All’apparire della stella, dissero i magi:
Questo è il segno del gran Re:
andiamo a cercarlo, portiamogli i doni,
l’oro, l’incenso e la mirra.

INTERCESSIONI
Celebriamo con gioia il nostro Salvatore, adorato dai magi,
e invochiamo la sua misericordia:
Salva i tuoi fedeli, Signore.

Re delle genti, che hai voluto i magi a Betlemme
come primizia dei popoli chiamati alla fede,
– donaci lo spirito di adorazione e di servizio.

Re della gloria, che governi con giustizia il tuo popolo,
– concedi a tutti gli uomini un’era di fraternità e di pace.

Re eterno, che estendi il tuo dominio su tutte le generazioni,
– ristora il nostro spirito con l’acqua viva della tua parola.

Re di giustizia, che ascolti e liberi il misero che non trova aiuto,
– intervieni con la tua potenza in favore dei poveri e degli indifesi.

Signore, il cui nome è benedetto nei secoli
– mostra ai nostri fratelli defunti le meraviglie del tuo amore.

Padre nostro.

ORAZIONE
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  Amen.

******
Fonte iBreviary

AFRICA/CONGO RD 5 morti, 134 chiese accerchiate, 6 sacerdoti arrestati; è il bilancio provvisorio della repressione del 31 dicembre  Kinshasa / “I patti vanno rispettati” dice il Cardinale Monsengwo 

Fonte www.fides.org

AFRICA/CONGO RD - 5 morti, 134 chiese accerchiate, 6 sacerdoti arrestati; è il bilancio provvisorio della repressione del 31 dicembre 
Kinshasa (Agenzia Fides)-
La Nunziatura Apostolica nella Repubblica Democratica del Congo ha pubblicato un primo bilancio, ancora provvisorio, delle violenze subite dalla Chiesa a seguito della brutale repressione della marcia del 31 dicembre 2017, promossa dal Comité Laic de Coordination (CLC, organizzazione del laicato cattolico) per chiedere al Presidente Josesph Kabila una dichiarazione con il quale si impegna a non si candidarsi alla propria successione in conformità alla Costituzione e il rispetto degli accordi di San Silvestro del 31 dicembre 2016.
Secondo la nota tecnica inviata all’Agenzia Fides sono 134 le parrocchie accerchiate e isolate dalla polizia; due sono le parrocchie dove è stato impedito l’accesso ai fedeli e la celebrazione della messa domenicale; cinque le parrocchie dove la Messa è stata interrotta dalle forze di sicurezza; 18 quelle che hanno visto il loro recinto interno invaso da militari e poliziotti; altre 10 parrocchie sono state colpite dal lancio di gas lacrimogeni nel loro cortile interno.
Le persone uccise dai proiettili finora accertate sono cinque di cui una nella chiesa di Saint Dominique, due nella parrocchia della Sainte Famille e altri due in quella di Saint Alponse. Tra le persone arrestate vi sono sei preti più un seminarista.
La nota specifica che i dati provengono da fonti ecclesiastiche sicure aggiornati al 3 gennaio e sono ancora provvisori. (L.M.) (Agenzia Fides 5/1/2018)

AFRICA/CONGO RD - “I patti vanno rispettati” dice il Cardinale Monsengwo 

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Le vittime del 31 dicembre sono morte perché ci hanno ricordato che pacta sunt servanda” ha affermato il Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya. Arcivescovo di Kinshasa durante una messa celebrata nella cattedrale di Notre Dame du Congo ieri, 4 gennaio 2018. In questo giorno, nel quale la Repubblica Democratica del Congo commemora i martiri dell’ indipendenza, l'Arcidiocesi di Kinshasa ha celebrato i sacerdoti ordinati il 4 gennaio 1993. Si è trattata quindi di una celebrazione nella quale alla felicitazioni per l’anniversario di sacerdozio si sono unite le condoglianze per le vittime della brutale repressione della marcia del 31 dicembre, promossa dai laici cattolici per chiedere la piene applicazione degli Accordi di San Silvestro, firmati il 31 dicembre 2016, con la mediazione della Conferenza Episcopale. Quando il Cardinale Monsengwo ricorda che i patti vanno onorati si riferisce al fatto che gli Accordi di San Silvestro non sono stati rispettati perché non solo non si sono tenute le elezioni presidenziali entro il 2017, ma i prigionieri politici sono ancora incarcerati e i media dell’opposizione vietati.
Diverse figure politiche tra cui Felix Tshisekedi, Vital Kamerhe e Martin Fayulu, tutti avversari del Presidente Joseph Kabila, erano stati invitati alla celebrazione eucaristica.
Il 4 gennaio 1959, i congolesi sfidarono i colonizzatori belgi per chiedere la libertà. Hanno pagato con il loro sangue, innescando la marcia verso l'indipendenza del 30 giugno 1960. La commemorazione di questi martiri è stata l'occasione per la Chiesa di Kinshasa per ricordare i martiri, in particolare i fedeli cattolici che sono caduti il 31 dicembre 2017. Per questi ultimi, durante la messa era stato osservato un minuto di silenzio. Questa massa è stata quindi “una raccomandazione alla felicità eterna dei nostri compatrioti che sacrificarono le loro vite per il loro Paese, al prezzo del loro sangue. Pensiamo anche alle morti dello scorso 31 dicembre ", ha concluso il Cardinale Monsengwo. (P.M.B.) (L.M.) (Agenzia Fides 5/1/2018)

"Riddles" by Kensington band from "Rivals" album - lyrics, audio only video and official video

Kensington band

Riddles

Get it now
Tell me how to get it now
To hold it in or let it out
Tell me to go, or stay
Headed now
Show me where we're headed now
If only I'd have read the signs
I wouldn't be here going to waste
I really don't know oh, lost it a little
Don't go, must be a riddle, don't you know
Oh, lost in your riddles
Lost in your riddles
Where we will go, we'll be lost in the middle
Where we will go, I'll be lost in your riddles
Better now
Tell me is it better now
To keep you right here by my side
Or have you like smoke, to fade
Settle down
If only I could settle down
I know that I'd have read the lines
And wouldn't be here going to waste
But I really don't know oh, lost it a little
Don't go, must be a riddle
Don't you know oh, I'm lost in your riddles
Lost in your riddles
But I really want to know oh, lost it a little
Don't go, must be a riddle
Don't you know oh, I'm lost in your riddles
Lost in your riddles
Where we will go, we'll be lost in the middle
Where we will go, I'll be lost in your riddles
Where we will go, we'll be lost in the middle
Where we will go, I'll be lost in your riddles
Where we will go, we'll be lost in the middle
Where we will go, I'll be lost in your riddles
Where we will go, we'll be lost in the middle
Where we will go, I'll be lost in your riddles

Composers: Casper Starreveld / Eloi Youssef / Fritz Rating / Jan Haker / Niels Van Den Berg / Niels Zuiderhoek
Lyrics Riddles © Sony/ATV Music Publishing LLC




Religious minorities in Asia - January 2018


giovedì 4 gennaio 2018

"We are the young" by Kensington band from "Vultures" album - official video and lyrics


Take me down the road

Take me where

You need me to

Will all their arms

Hold me like they love me?

 

Calm down

Calm down

When all their eyes are on me

 

Calm down

Calm down

When all their eyes are cold

 

For older ones holding on

We share the same blood

We are the young

 

Walk me down the road

Pick me up or tear me down

They'll take it all

Quickly to abandon

 

Calm down

Calm down

When all their eyes are on me

 

Calm down

Calm down

When all their eyes are cold

 

For older ones holding on

We share the same blood

We are the young

For older ones holding on

We share the same blood

We are the young

 

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

To go by

 

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

Is there ever enough

To go by

 

For older ones holding on

We share the same blood

We are the young

 

For older ones holding on

We are the same, we are

ohoho

 

For older ones holding on

We are the same, we are

We are the young

Writer(s): Casper Starreveld, Jan Haker, Niels Zuiderhoek, Eloi Youssef, Niels van den Berg

mercoledì 3 gennaio 2018

Happy New Year Prayer

Happy New Year Prayer from Caritas

AFRICA/CONGO RD Repressa manifestazione dei laici cattolici ; precisazione della Nunziatura a Kinshasa / "Si vuole seminare la divisione nell'episcopato", denunciano i vescovi nel condannare la repressione.

Fonte www.fides.org

AFRICA/CONGO RD - Repressa manifestazione dei laici cattolici; la precisazione della Nunziatura a Kinshasa Kinshasa (Agenzia Fides)-La Nunziatura Apostolica a Kinshasa era stata informata delle manifestazione del 31 dicembre 2017 promosse dal Comité Laïc de Coordination (CLC), che sono state poi represse dalla polizia. Ma questo non significa che l’iniziativa dei fedeli laici sia stata approvata o disapprovata dalla Santa Sede. 
Lo afferma un comunicato della Nunziatura nella Repubblica Democratica del Congo inviato all’Agenzia Fides che ricorda come “la promozione della giustizia sociale e della difesa dei diritti civili e politici dei cittadini è parte integrante della Dottrina Sociale della Chiesa”. Il comunicato aggiunge che “nel caso dell’iniziativa promossa dal CLC (Comité Laïc de Coordination) a Kinshasa l’unica autorità ecclesiastica competente a giudicare la conformità di tale iniziativa con la Dottrina Sociale della Chiesa era l’Arcivescovo di Kinshasa”.
La Nunziatura afferma di essere stata informata dell’iniziativa “ma che non ci si può aspettare alcuna reazione da parte della Santa Sede (i cui vertici sono stati informati dalla Rappresentanza Pontificia di Kinshasa, ndr.) perché è una regola della Chiesa rispettare quello che è di competenza dei Vescovi diocesani”. “Di conseguenza nessuna approvazione o condanna è stata promulgata dalla Santa Sede, e non ci deve attenderne in futuro” conclude il comunicato.
Contattata dall’Agenzia Fides la Nunziatura invita infine ad attendere le comunicazioni ufficiali dei Vescovi congolesi per potere avere un quadro esatto degli avvenimenti e il bilancio delle vittime.
Secondo fonti di stampa la polizia avrebbe fatto irruzione in alcune chiese durante la messa domenicale, sparando candelotti lacrimogeni. Negli scontri avvenuti a Kinshasa e a Kananga vi sarebbero stati otto morti.
Il Comité Laïc de Coordination (CLC) è un’associazione di laici cattolici che aveva annunciato il 17 dicembre la tenuta di una seria di manifestazioni di protesta pacifica in tutto il Paese domenica 31 dicembre, con lo scopo di chiedere l’applicazione delle misure di distensione previste dall’Accordo di San Silvestro firmato con la mediazione della Conferenza Episcopale Congolese (CENCO) il 31 dicembre 2016.
Ad un anno esatto dalla firma dell’intesa, la CLC intendeva così rimarcare la sua mancata applicazione. “Anche se la legge elettorale è stata votata, anche se il calendario elettorale è stato accettato- ha affermato Léonnie Kandolo, uno dei membri della CLC- non dimentichiamo che questo ha talmente precondizioni che devono essere soddisfatte, che non c'è davvero alcuna possibilità che il calendario venga rispettato”, riferendosi alle elezioni annunciate per il 23 dicembre 2018 (vedi Fides 6/11/2017).
Kandolo sottolinea che non solo non si sono tenute le elezioni presidenziali nel 2017, come previsto dagli Accordi del 31 dicembre 2016 ma pure i provvedimenti di distensione da esso previsti non sono stati applicati, citando ad esempio la liberazione di prigionieri politici e di opinione. “Alcuni sono stati amnistiati, ma sono ancora in carcere. Vi sono inoltre coloro che sono in esilio e che non possono rientrare” ha detto.
In un comunicato inviato alla stampa il 20 dicembre , il comitato di coordinamento dei laici ha insistito sulla natura pacifica di questo evento. Il CLC invitava la popolazione a respingere ogni forma di violenza: nessun copertone bruciato, nessuna barricata, nessun commento violento, nessun insulto, nessun lancio di pietre e altri proiettili, nessun atto di vandalismo.
I manifestanti erano stati invitati a non considerare poliziotti, militari e altri funzionari della sicurezza come nemici. (L.M.) (Agenzia Fides 2/1/2018)

AFRICA/CONGO RD - “Si vuole seminare la divisione nell’episcopato”, denunciano i Vescovi nel condannare la repressione Kinshasa (Agenzia Fides)- I Vescovi della Repubblica Democratica del Congo denunciano una “campagna d’intossicazione mirante a seminare la divisione all’interno dell’Episcopato” in relazione alla marcia di protesta pacifica promossa il 31 dicembre dal Comité Laïc de Coordination (CLC) e repressa nel sangue dalle forze di sicurezza (vedi Fides 2/1/2018).
“Le dichiarazioni di alcuni Vescovi e del Nunzio Apostolico sono state deliberatamente deformate facendo loro dire di aver condannato l’iniziativa di questa marcia a Kinshasa e in alcune diocesi” afferma un comunicato inviato all’Agenzia Fides dalla la CENCO (Conferenza Episcopale Nazionale del Congo). “Questo non è vero. Le diocesi che non hanno rilanciato la marcia non l’hanno per questo disapprovata”.
In una nota pubblicata ieri, e rilanciata da Fides, la Nunziatura ha puntualizzato che è competenza dei Vescovi valutare le iniziative dei laici cattolici nelle loro Diocesi, astenendosi dall’approvare o disapprovare la marcia del CLC (vedi Fides 2/1/2018).
La CENCO si dichiara “profondamente scioccata dagli atti ignobili” commessi dagli agenti dello Stato e condanna “la violazione della libertà di culto garantita in ogni Stato democratico, la profanazione di alcune chiese e l’aggressione fisica dei fedeli tra cui alcuni chierichetti e dei preti”.
A sua volta il Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa, ha pubblicato una dichiarazione nella quale afferma che “"non possiamo che denunciare, condannare e stigmatizzare le azioni dei nostri cosiddetti valorosi uomini in uniforme, che sfortunatamente, né più né meno, descrivono la barbarie. È tempo che la verità prevalga sulla menzogna sistemica, che i mediocri se ne vadano e che regni la pace, la giustizia nella Repubblica Democratica del Congo”. Oltre alle violenze contro i fedeli, le uccisioni e il lancio di lacrimogeni all’interno di alcune chiese, il Cardinale denuncia pure il furto di denaro e di cellulari da parte di militari e poliziotti nei confronti dei fedeli e “il tiro di pallottole mortali contro cristiani con in mano bibbie, rosari, crocifissi e statuette della Vergine”.
Anche il Cardinale Monsengwo sottolinea che la libertà religiosa nella RDC è a rischio perché viene strumentalizzata “per mascherare interessi occulti come l’accaparramento di risorse e ricchezze, il mantenersi al potere con metodi anticostituzionali” provocando “danni enormi alla nostra società”.
“Come potremmo fidarci di leader che si oppongono alla libertà religiosa della gente? ha affermato il Cardinale, con un evidente riferimento senza nominarlo al Presidente Joseph Kabila, ancora al potere nonostante il suo secondo e ultimo mandato sia scaduto il 20 dicembre 2016.
La marcia promossa dal CLC voleva chiedere il rispetto degli Accordi di San Silvestro firmati il 21 dicembre 2016, con la mediazione dei Vescovi, per permettere lo svolgimento delle elezioni presidenziali entro il 2017. Ora la data delle elezioni è stata fissata al 23 dicembre 2018, facendo temere a molti che Kabila intenda approfittare della situazione per modificare la Costituzione per ottenere un terzo mandato o per cercare di posporre indefinitamente le elezioni. (L.M.) (Agenzia Fides 3/1/2018)

http://www.lastampa.it/2018/01/03/vaticaninsider/ita/nel-mondo/congo-il-cardinalemonsengwo-condanna-la-barbara-repressione-della-marcia-pacifica-1INib1ox1g7USjIn0CJZ4J/amphtml/pagina.amp.html?__twitter_impression=true

Repubblica Democratica del Congo : repressione della marcia pacifica

http://www.lastampa.it/2018/01/03/vaticaninsider/ita/nel-mondo/congo-il-cardinalemonsengwo-condanna-la-barbara-repressione-della-marcia-pacifica-1INib1ox1g7USjIn0CJZ4J/amphtml/pagina.amp.html?__twitter_impression=true

Igor Levit: Gilmore Award 2018

The pianist Igor Levit is the Gilmore Award 2018 winner. A very interesting article about Igor on New York Times
https://www.nytimes.com/2018/01/03/arts/music/igor-levit-gilmore-award.html

martedì 2 gennaio 2018

The 1st of January The World Day of Peace

The First of January isn't just the First Day of the New Year and a bank holiday. The First of January is one of the most important days of the year. The First of January is an important Christian Solemnity. The First of January is the 8th Day of Christmas and we celebrate the Jesus's circumcision, Jesus Name and World Peace Day. In the Catholic Church we celebrate all this through the Virgin Mary Mother of God. We start the new year with Mary who brings us Jesus who is the truth, the way, the life, the resurrection, and the peace.
Jesus gives us the real peace, the peace that world cannot give.
And the Virgin Mary is the Mother of God because Jesus is God.

Today is the 2nd of January and we can still read the World Peace Day  Message by Pope Francis. It is a very important message for everyday life and a message of hope. May it be a good wish for a happy 2018.
Copyright go to Libreria Editrice Vaticana
The link to read is http://w2.vatican.va/content/francesco/en/messages/peace/documents/papa-francesco_20171113_messaggio-51giornatamondiale-pace2018.html

MESSAGE OF HIS HOLINESS POPE
FRANCIS
FOR THE CELEBRATION OF THE 
51st WORLD DAY OF PEACE

1 JANUARY 2018

 

Migrants and refugees: men and women in search of peace

 

1. Heartfelt good wishes for peace

Peace to all people and to all nations on earth! Peace, which the angels proclaimed to the shepherds on Christmas night,[1] is a profound aspiration for everyone, for each individual and all peoples, and especially for those who most keenly suffer its absence. Among these whom I constantly keep in my thoughts and prayers, I would once again mention the over 250 million migrants worldwide, of whom 22.5 million are refugees. Pope Benedict XVI, my beloved predecessor, spoke of them as “men and women, children, young and elderly people, who are searching for somewhere to live in peace.”[2] In order to find that peace, they are willing to risk their lives on a journey that is often long and perilous, to endure hardships and suffering, and to encounter fences and walls built to keep them far from their goal.

In a spirit of compassion, let us embrace all those fleeing from war and hunger, or forced by discrimination, persecution, poverty and environmental degradation to leave their homelands.

We know that it is not enough to open our hearts to the suffering of others. Much more remains to be done before our brothers and sisters can once again live peacefully in a safe home. Welcoming others requires concrete commitment, a network of assistance and goodwill, vigilant and sympathetic attention, the responsible management of new and complex situations that at times compound numerous existing problems, to say nothing of resources, which are always limited. By practising the virtue of prudence, government leaders should take practical measures to welcome, promote, protect, integrate and, “within the limits allowed by a correct understanding of the common good, to permit [them] to become part of a new society.”[3] Leaders have a clear responsibility towards their own communities, whose legitimate rights and harmonious development they must ensure, lest they become like the rash builder who miscalculated and failed to complete the tower he had begun to construct.[4]

2. Why so many refugees and migrants?

As he looked to the Great Jubilee marking the passage of two thousand years since the proclamation of peace by the angels in Bethlehem, Saint John Paul II pointed to the increased numbers of displaced persons as one of the consequences of the “endless and horrifying sequence of wars, conflicts, genocides and ethnic cleansings”[5] that had characterized the twentieth century. To this date, the new century has registered no real breakthrough: armed conflicts and other forms of organized violence continue to trigger the movement of peoples within national borders and beyond.

Yet people migrate for other reasons as well, principally because they “desire a better life, and not infrequently try to leave behind the ‘hopelessness’ of an unpromising future.”[6] They set out to join their families or to seek professional or educational opportunities, for those who cannot enjoy these rights do not live in peace. Furthermore, as I noted in the Encyclical Laudato Si’, there has been “a tragic rise in the number of migrants seeking to flee from the growing poverty caused by environmental degradation”.[7]

Most people migrate through regular channels. Some, however, take different routes, mainly out of desperation, when their own countries offer neither safety nor opportunity, and every legal pathway appears impractical, blocked or too slow.

Many destination countries have seen the spread of rhetoric decrying the risks posed to national security or the high cost of welcoming new arrivals, and thus demeaning the human dignity due to all as sons and daughters of God. Those who, for what may be political reasons, foment fear of migrants instead of building peace are sowing violence, racial discrimination and xenophobia, which are matters of great concern for all those concerned for the safety of every human being.[8]

All indicators available to the international community suggest that global migration will continue for the future. Some consider this a threat. For my part, I ask you to view it with confidence as an opportunity to build peace.

3. With a contemplative gaze

The wisdom of faith fosters a contemplative gaze that recognizes that all of us “belong to one family, migrants and the local populations that welcome them, and all have the same right to enjoy the goods of the earth, whose destination is universal, as the social doctrine of the Church teaches. It is here that solidarity and sharing are founded.”[9] These words evoke the biblical image of the new Jerusalem. The book of the prophet Isaiah (chapter 60) and that of Revelation (chapter 21) describe the city with its gates always open to people of every nation, who marvel at it and fill it with riches. Peace is the sovereign that guides it and justice the principle that governs coexistence within it.

We must also turn this contemplative gaze to the cities where we live, “a gaze of faith which sees God dwelling in their houses, in their streets and squares, […] fostering solidarity, fraternity, and the desire for goodness, truth and justice”[10] – in other words, fulfilling the promise of peace.

When we turn that gaze to migrants and refugees, we discover that they do not arrive empty-handed. They bring their courage, skills, energy and aspirations, as well as the treasures of their own cultures; and in this way, they enrich the lives of the nations that receive them. We also come to see the creativity, tenacity and spirit of sacrifice of the countless individuals, families and communities around the world who open their doors and hearts to migrants and refugees, even where resources are scarce.

A contemplative gaze should also guide the discernment of those responsible for the public good, and encourage them to pursue policies of welcome, “within the limits allowed by a correct understanding of the common good”[11] – bearing in mind, that is, the needs of all members of the human family and the welfare of each.

Those who see things in this way will be able to recognize the seeds of peace that are already sprouting and nurture their growth. Our cities, often divided and polarized by conflicts regarding the presence of migrants and refugees, will thus turn into workshops of peace.

4. Four mileposts for action

Offering asylum seekers, refugees, migrants and victims of human trafficking an opportunity to find the peace they seek requires a strategy combining four actions: welcoming, protecting, promoting and integrating.[12]

“Welcoming” calls for expanding legal pathways for entry and no longer pushing migrants and displaced people towards countries where they face persecution and violence. It also demands balancing our concerns about national security with concern for fundamental human rights. Scripture reminds us: “Do not forget to show hospitality to strangers, for by so doing some people have shown hospitality to angels without knowing it.”[13]

“Protecting” has to do with our duty to recognize and defend the inviolable dignity of those who flee real dangers in search of asylum and security, and to prevent their being exploited. I think in particular of women and children who find themselves in situations that expose them to risks and abuses that can even amount to enslavement. God does not discriminate: “The Lord watches over the foreigner and sustains the orphan and the widow.”[14]

“Promoting” entails supporting the integral human development of migrants and refugees. Among many possible means of doing so, I would stress the importance of ensuring access to all levels of education for children and young people. This will enable them not only to cultivate and realize their potential, but also better equip them to encounter others and to foster a spirit of dialogue rather than rejection or confrontation. The Bible teaches that God “loves the foreigner residing among you, giving them food and clothing. And you are to love those who are foreigners, for you yourselves were foreigners in Egypt.”[15]

“Integrating”, lastly, means allowing refugees and migrants to participate fully in the life of the society that welcomes them, as part of a process of mutual enrichment and fruitful cooperation in service of the integral human development of the local community. Saint Paul expresses it in these words: “You are no longer foreigners and strangers, but fellow citizens with God’s people.”[16]

5. A proposal for two international compacts

It is my heartfelt hope this spirit will guide the process that in the course of 2018 will lead the United Nations to draft and approve two Global Compacts, one for safe, orderly and regular migration and the other for refugees. As shared agreements at a global level, these compacts will provide a framework for policy proposals and practical measures. For this reason, they need to be inspired by compassion, foresight and courage, so as to take advantage of every opportunity to advance the peace-building process. Only in this way can the realism required of international politics avoid surrendering to cynicism and to the globalization of indifference.

Dialogue and coordination are a necessity and a specific duty for the international community. Beyond national borders, higher numbers of refugees may be welcomed – or better welcomed – also by less wealthy countries, if international cooperation guarantees them the necessary funding.

The Migrants and Refugees Section of the Dicastery for Promoting Integral Human Development has published a set of twenty action points that provide concrete leads for implementing these four verbs in public policy and in the attitudes and activities of Christian communities.[17] The aim of this and other contributions is to express the interest of the Catholic Church in the process leading to the adoption of the two U.N. Global Compacts. This interest is the sign of a more general pastoral concern that goes back to the very origins of the Church and has continued in her many works up to the present time.

6. For our common home

Let us draw inspiration from the words of Saint John Paul II: “If the ‘dream’ of a peaceful world is shared by all, if the refugees’ and migrants’ contribution is properly evaluated, then humanity can become more and more a universal family and our earth a true ‘common home’.”[18] Throughout history, many have believed in this “dream”, and their achievements are a testament to the fact that it is no mere utopia.

Among these, we remember Saint Frances Xavier Cabrini in this year that marks the hundredth anniversary of her death. On this thirteenth day of November, many ecclesial communities celebrate her memory. This remarkable woman, who devoted her life to the service of migrants and became their patron saint, taught us to welcome, protect, promote and integrate our brothers and sisters. Through her intercession, may the Lord enable all of us to experience that “a harvest of righteousness is sown in peace by those who make peace.”[19]

From the Vatican, 13 November 2017

Memorial of Saint Frances Xavier Cabrini, Patroness of Migrants

FRANCIS

[1 Luke 2:14.

[2] Angelus, 15 January 2012.

[3] JOHN XXIII, Encyclical Letter Pacem in Terris, 106.

[4] Luke 14:28-30.

[5] Message for the 2000 World Day of Peace, 3..

[6] BENEDICT XVI, Message for the 2013 World Day of Migrants and Refugees.

[7] No. 25.

[8] Cf. Address to the National Directors of Pastoral Care for Migrants of the Catholic Bishops’ Conferences of Europe, 22 September 2017.

[9] BENEDICT XVI, Message for the 2011 World Day of Migrants and Refugees.

[10] Apostolic Exhortation Evangelii Gaudium, 71.

[11] JOHN XXIII, Encyclical Letter Pacem in Terris, 106.

[12] Message for the 2018 World Day of Migrants and Refugees.

[13] Hebrews 13:2.

[14] Psalm 146:9.

[15] Deuteronomy 10:18-19.

[16] Ephesians 2:19.

[17] “20 Pastoral Action Points” and “20 Action Points for the Global Compacts”, Migrants and Refugees Section, Rome, 2017.  See also Document UN A/72/528.

[18] Message for the World Day of Migrants and Refugees 2004,, 6.

[19] James 3:18.

© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

An Interview with Roberto González-Monjas (first violin, concert master, conductor) BY Jeffrey Arlo Brown

An Interview with
Roberto González-Monjas

BY Jeffrey Arlo Brown

(... was born in 1988 in New York City and grew up in Brookline, Massachusetts. He studied composition in Salzburg and Basel, then worked in the travel industry for two years. He lives with his husband in Berlin.)

JEFFREY ARLO BROWN · PHOTOGRAPHY © RICARDO GONZÁLEZ · DATE 10/12/2017

An extract from the interwe:

"YOU’VE SAID THAT YOU WERE LIVING OUT OF A SUITCASE FOR A TIME, AND THAT IT WAS DEPRESSING. WHAT WAS THAT LIKE CONCRETELY?

It wasn’t good. I guess I was going through the typical process—you just have to learn. I took on so many concerts, and I was happy to do all of them, but I disregarded the fact that you need a lot of time—connected to this Rados method—to study, make decisions, interpret, and really be sure what you want to do in the concert. It’s not just about playing the concert. 

So I was basically studying until 2, 3, even 4 a.m., and then waking up at 8 a.m. and going to rehearsals. I was preparing pieces on top of pieces. Besides not really having a home, just traveling from here to there and living out of a suitcase. It was hard.

I came to the point where my health even started deteriorating, and I said, “OK, this isn’t good anymore.” I need a home base, I need to calm down, and I need to really invest time in what I want: myself, my life, and studying and having the time to be happy about what I do. In order to go up in front of an orchestra and give them a vision, and not just some string of ideas that makes no sense. "

Read the full interwe to Roberto González-Monjas (first violin, concert master, conductor) here :
https://van-us.atavist.com/give-them-a-vision

Copyright to the owner

lunedì 1 gennaio 2018

Frankenstein


#Frankenstein #Frankenstein200 #WorldFrankensteinDay #MaryShelley
#1stJanuary1818 - #1stJanuary2018
"Frankenstein or The Modern Prometheus" by Mary Shelley was published on the 1st of January 1818
It's a masterpiece. I loved reading Frankenstein and i like this novel. I hope many people will read it.