venerdì 23 giugno 2023

Papa Francesco:"La cultura è come un grande fiume: disseta la mente, irriga l’anima, fa crescere la società"..

 

Ultimamente  Papa Francesco(come è già accaduto durante il suo pontificato) ha parlato agli artisti o rivolto meravigliose parole sulla cultura, la parola, l'arte letteraria, la poesia, ecc...

Il 27 maggio si è rivolto ad artisti, scrittori, poeti, sceneggiatori e registi e ha detto: "La parola letteraria è come una spina nel cuore che muove alla contemplazione e ti mette in cammino". "L’artista è l’uomo che con i suoi occhi guarda e insieme sogna, vede più in profondità, profetizza, annuncia un modo diverso di vedere e capire le cose che sono sotto i nostri occhi. Infatti, la poesia non parla della realtà a partire da princìpi astratti, ma mettendosi in ascolto della realtà stessa: il lavoro, l’amore, la morte e tutte le piccole grandi cose che riempiono la vita". 


Il 29 Aprile in Ungheria parlando ai giovani ha detto: "La cultura è come un grande fiume:  disseta la mente, irriga l’anima, fa crescere la società".


Oggi ha incontrato illustri artisti nella Cappella Sistina. Cito alcune frasi del discorso odierno.
"L’artista ricorda a tutti che la dimensione nella quale ci muoviamo, anche quando non ne siamo consapevoli, è quella dello Spirito.La vostra arte è come una vela che si riempie dello Spirito e fa andare avanti". “La creatività dell’artista sembra così partecipare della passione generativa di Dio. Siete alleati del sogno di Dio! Siete occhi che guardano e che sognano”. “Sì, l’artista è un bambino – non deve suonare come un’offesa –; significa che si muove anzitutto nello spazio dell’invenzione, della novità, della creazione, del mettere al mondo qualcosa che così non si era mai visto. Facendo questo, smentisce l’idea che l’uomo sia un essere per la morte”. “Una delle cose che avvicinano l’arte alla fede è il fatto di disturbare un po’. L’arte e la fede non possono lasciare le cose così come stanno: le cambiano, le trasformano, le convertono. L’arte non può mai essere un anestetico; dà pace, ma non addormenta le coscienze, le tiene sveglie”. "Come i profeti biblici, ci mettete di fronte a cose che a volte danno fastidio, criticando i falsi miti di oggi, i nuovi idoli, i discorsi banali, i tranelli del consumo, le astuzie del potere”. "In questo essere coscienze critiche, vi sento alleati per tante cose che mi stanno a cuore, come la difesa della vita umana, la giustizia sociale, gli ultimi, la cura della casa comune, il sentirci tutti fratelli. Mi sta a cuore l’umanità dell’umanità".

Il 28 maggio scorso al Regina Caeli Papa Francesco ha ricordato Alessandro Manzoni con queste parole: "Lo scorso 22 maggio si è commemorato il 150° anniversario della morte di una delle figure più alte della letteratura, Alessandro Manzoni. Egli, attraverso le sue opere, è stato cantore delle vittime e degli ultimi: essi sono sempre sotto la mano protettrice della Provvidenza divina, che «atterra e suscita, affanna e consola»; e sono sostenuti anche dalla vicinanza dei pastori fedeli della Chiesa, presenti nelle pagine del capolavoro manzoniano".


Per leggere per intero questi discorsi
29  Aprile 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/april/documents/20230429-ungheria-giovani.html
27 maggio 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/may/documents/20230527-convegno.html
23 giugno 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/june/documents/20230623-artisti.html
28 maggio 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2023/documents/20230528-regina-caeli.html


Il Papa ha scritto una lettera apostolica su Blaise Pascal in occasione dei 400 anni dalla nascita https://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters/documents/20230619-sublimitas-et-miseria-hominis.html

Questi discorsi di Papa Francesco che riguardano arte, cultura, mi riempiono il cuore. Mi fanno capire che non sto sprecando il mio tempo e che sono dalla parte giusta. Mi spronano ad andare avanti. 

Il Papa parla al mondo intero. Io,invece, mi trovo in Italia. Purtroppo in Italia non è facile trovare lavoro e lavorare con la cultura. Si legge poco, l'editoria è in crisi. In molti preferiscono i social networks ai quotidiani per le notizie. Con la  cultura potremmo lavorare tutti. Basterebbe anche solo tenere le biblioteche aperte tutti i giorni e tutto il giorno con impiegati a turno e spazi lettura per permettere la lettura a ragazzi, famiglie, e a tutti coloro  che vogliono  leggere, magari portando alla lettura  anche chi non legge. Sarebbe utile anche per allontanare le persone da dipendenze da internet, pornografia, droghe, alcol, giochi d'azzardo, e per allontanare dalla delinquenza. 

Leggere fa bene al cervello, alla salute, aiuta ad aprire la mente e il cuore. Biblioteche, librerie, libri, devono essere considerati beni di prima necessità. 

Nel periodo storico che stiamo vivendo tra guerre, fakenews, sonno della ragione, banalità del male, c'è bisogno di esseri umani che si ritrovino insieme e attraverso l'arte letteraria, la lettura di libri e riviste, la musica, quadri, possano contribuire alla fraternità umana.