venerdì 5 gennaio 2018

AFRICA/CONGO RD 5 morti, 134 chiese accerchiate, 6 sacerdoti arrestati; è il bilancio provvisorio della repressione del 31 dicembre  Kinshasa / “I patti vanno rispettati” dice il Cardinale Monsengwo 

Fonte www.fides.org

AFRICA/CONGO RD - 5 morti, 134 chiese accerchiate, 6 sacerdoti arrestati; è il bilancio provvisorio della repressione del 31 dicembre 
Kinshasa (Agenzia Fides)-
La Nunziatura Apostolica nella Repubblica Democratica del Congo ha pubblicato un primo bilancio, ancora provvisorio, delle violenze subite dalla Chiesa a seguito della brutale repressione della marcia del 31 dicembre 2017, promossa dal Comité Laic de Coordination (CLC, organizzazione del laicato cattolico) per chiedere al Presidente Josesph Kabila una dichiarazione con il quale si impegna a non si candidarsi alla propria successione in conformità alla Costituzione e il rispetto degli accordi di San Silvestro del 31 dicembre 2016.
Secondo la nota tecnica inviata all’Agenzia Fides sono 134 le parrocchie accerchiate e isolate dalla polizia; due sono le parrocchie dove è stato impedito l’accesso ai fedeli e la celebrazione della messa domenicale; cinque le parrocchie dove la Messa è stata interrotta dalle forze di sicurezza; 18 quelle che hanno visto il loro recinto interno invaso da militari e poliziotti; altre 10 parrocchie sono state colpite dal lancio di gas lacrimogeni nel loro cortile interno.
Le persone uccise dai proiettili finora accertate sono cinque di cui una nella chiesa di Saint Dominique, due nella parrocchia della Sainte Famille e altri due in quella di Saint Alponse. Tra le persone arrestate vi sono sei preti più un seminarista.
La nota specifica che i dati provengono da fonti ecclesiastiche sicure aggiornati al 3 gennaio e sono ancora provvisori. (L.M.) (Agenzia Fides 5/1/2018)

AFRICA/CONGO RD - “I patti vanno rispettati” dice il Cardinale Monsengwo 

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Le vittime del 31 dicembre sono morte perché ci hanno ricordato che pacta sunt servanda” ha affermato il Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya. Arcivescovo di Kinshasa durante una messa celebrata nella cattedrale di Notre Dame du Congo ieri, 4 gennaio 2018. In questo giorno, nel quale la Repubblica Democratica del Congo commemora i martiri dell’ indipendenza, l'Arcidiocesi di Kinshasa ha celebrato i sacerdoti ordinati il 4 gennaio 1993. Si è trattata quindi di una celebrazione nella quale alla felicitazioni per l’anniversario di sacerdozio si sono unite le condoglianze per le vittime della brutale repressione della marcia del 31 dicembre, promossa dai laici cattolici per chiedere la piene applicazione degli Accordi di San Silvestro, firmati il 31 dicembre 2016, con la mediazione della Conferenza Episcopale. Quando il Cardinale Monsengwo ricorda che i patti vanno onorati si riferisce al fatto che gli Accordi di San Silvestro non sono stati rispettati perché non solo non si sono tenute le elezioni presidenziali entro il 2017, ma i prigionieri politici sono ancora incarcerati e i media dell’opposizione vietati.
Diverse figure politiche tra cui Felix Tshisekedi, Vital Kamerhe e Martin Fayulu, tutti avversari del Presidente Joseph Kabila, erano stati invitati alla celebrazione eucaristica.
Il 4 gennaio 1959, i congolesi sfidarono i colonizzatori belgi per chiedere la libertà. Hanno pagato con il loro sangue, innescando la marcia verso l'indipendenza del 30 giugno 1960. La commemorazione di questi martiri è stata l'occasione per la Chiesa di Kinshasa per ricordare i martiri, in particolare i fedeli cattolici che sono caduti il 31 dicembre 2017. Per questi ultimi, durante la messa era stato osservato un minuto di silenzio. Questa massa è stata quindi “una raccomandazione alla felicità eterna dei nostri compatrioti che sacrificarono le loro vite per il loro Paese, al prezzo del loro sangue. Pensiamo anche alle morti dello scorso 31 dicembre ", ha concluso il Cardinale Monsengwo. (P.M.B.) (L.M.) (Agenzia Fides 5/1/2018)

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