martedì 10 gennaio 2017

Sant'Agatone Papa

10 GENNAIO

SANT'AGATONE (m)
papa

Siciliano di origine, succedette a papa Dono il 27 giugno 678.
Si fece amare da tutti per la sua benigna mansuetudine e la gioconda ilarità.
sotto di lui fu celebrato il VI Concilio Ecumenico, il Costantinopolitano III.
Morì il 10 gennaio 681.

UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo il pastore supremo
Cristo Signore.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Inno
Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Se uno vuole essere il primo,
sia l'ultimo e il servo di tutti

SALMO 20, 2-8.14
    Signore, il re gioisce della tua potenza, *
   quanto esulta per la tua salvezza!
   Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
   non hai respinto il voto delle sue labbra.

   Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
   gli poni sul capo una corona di oro fino.
   Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa, *
    lunghi giorni in eterno, senza fine.

   Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
   lo avvolgi di maestà e di onore;
   lo fai oggetto di benedizioni per sempre, *
   lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.

   Perché il re confida nel Signore: *
   per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso.
   Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
   canteremo inni alla tua potenza.

1^ Antifona
Se uno vuole essere il primo,
sia l'ultimo e il servo di tutti

2^ Antifona
Quando apparirà il Pastore supremo
sarete coronati di gloria immortale

SALMO 91
I   ( 1- 9 )

È bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l’opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:

se i peccatori germogliano come l’erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.

2^ Antifona
Quando apparirà il Pastore supremo
sarete coronati di gloria immortale
 
3^ Antifona
Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore

II ( 10 - 16 )

Ecco, i tuoi nemici, o Signore,
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.
   Tu mi doni la forza di un bufalo, *
   mi cospargi di olio splendente.
   I miei occhi disprezzeranno i miei nemici,
   e contro gli iniqui che mi assalgono *
   i miei orecchi udranno cose infauste.  

   Il giusto fiorirà come palma, *
   crescerà come cedro del Libano;
   piantati nella casa del Signore, *
   fioriranno negli atri del nostro Dio.

  Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
  saranno vegeti e rigogliosi,
  per annunziare quanto è retto il Signore: *
  mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.

3^ Antifona
Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore
Versetto
V. Ascolterai dalla mia bocca la parola.
R. e la trasmetterai ai tuoi fratelli.

Prima Lettura
Dalla lettera a Tito di san Paolo apostolo di san Pietro apostolo       1,7-11; 2,1-8
               
                                    La dottrina dell'apostolo sulle doti e i compiti del vescovo

Carissimo, il vescovo come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé,  attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.
Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente. A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare.Tu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina: i vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, per formare le giovani all'amore del marito e dei figli, ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.
Esorta ancora i più giovani a essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro.

Responsorio  
R. Ognuno ci consideri come servi di Cristo,
responsabili dei misteri di Dio. * A chi amministra, si chiede di essere fedele
V. Molti si proclamano gente per bene, ma una persona fidata chi la trova ?
R. A chi amministra, si chiede di essere fedele.

Seconda Lettura
Dalla lettera di sant'Agatone papa all'imperatore Costantino e agli augusti
Eraclio e Tiberio
                                               ( PL 87,1168-1172 )
                                                       Fortezza nel difendere la fede

Quando noi professiamo che nel Signore nostro Gesù Cristo coesistono due nature, due volontà e due naturali operazioni, non vogliamo dire che esse sono tra di loro contrarie o in qualche modo separate in due persone o sussistenze. Diciamo invece che, come lo stesso e identico Signore nostro Gesù Cristo ha due nature, così ha anche due volontà e due operazioni naturali, cioè la divina e l'umana: la volontà e l'operazione divina le ha dall'eternità in quanto egli le possiede in comune con il Padre a lui identico nell'essenza; quella umana, invece, egli l'ha nel tempo, avendola assunta da noi insieme con la nostra natura. Questa è la tradizione apostolica ed evangelica conservata dalla Chiesa apostolica di Cristo, madre spirituale del Vostro felicissimo impero. Questa è altresì la confessione pura della fede, la professione verace e immacolata della religione cristiana, che non l'umana perspicacia ha ideato, ma lo Spirito santo ha insegnato per mezzo dei principi degli Apostoli. Così infatti è stato detto nei santi Evangeli: " Pietro, Pietro ! Ecco, Satana ha cercato di vagliarvi quasi vagliasse il grano, ma io ho pregato per te che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli " ( Lc. 22,31 ).
Consideri pertanto la Vostra serena clemenza che il Signore e Salvatore di tutti  - a cui appartiene quella fede che ha assicurato non sarebbe venuta meno a Pietro - ha ammonito lo stesso Pietro perchè confermasse i suoi fratelli. Ed è questo ciò che sempre, come è noto a tutti, hanno fatto in piena fiducia gli apostolici pontefici, predecessori della mia pochezza, le cui orme adesso la mia umile persona, per quanto impari e minima, in forza tuttavia del ministero ricevuto dalla divina degnazione, desidera seguire.
Guai a me infatti se dovessi trascurare di annunziare la verità del mio Signore, che quelli hanno tanto generosamente annunziata !
Guai a me se dovessi coprire di sile quella verità che mi è stato invece comandato di dare in prestito ai banchieri ( Cfr. Mt. 25,27 ), cioè con l'istruire e ammaestrare il popolo cristiano ! Che dirò alla requisitoria che lo stesso Cristo terrà, se ora - nulla sia mai - dovessi vergognarmi di predicare la verità delle sue parole ? Quale soddisfazione renderò di me medesimo e delle anime che mi sono state affidate, allorchè egli mi chiederà conto del mio mandato ?

Responsorio                                     
R. Guida della retta fede, maestro di sapienza, luminare dell'universo,
ornamento dei pontefici ispirati da Dio, * Agatone, cetra dello Spirito Santo,
con i tuoi insegnamenti hai illuminato il mondo intero.
V. Io ho pregato per te, perchè non venga meno la tua fede.
E tu conferma i tuoi fratelli.
R. Agatone, cetra dello Spirito Santo,
con i tuoi insegnamenti hai illuminato il mondo intero.

Orazione
Dio, dispensatore di ogni dono, che hai chiamato
sant'Agatone papa a servire la tua Chiesa,
per sua intercessione concedi a noi di sperimentare
la dolcezza della tua misericordia.
Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

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