Fonte www.fides.org
ASIA/TERRA SANTA - L'esercito israeliano inizia la demolizione di villaggi beduini. A rischio anche la “Scuola di Gomme”
Gerusalemme (Agenzia Fides) – I bulldozer dell'esercito israeliano sono già entrati in azione per realizzare l'annunciata demolizione di villaggi beduini situati nei territori della Cisgiordania occupata, a est di Gerusalemme, in un'area considerata strategica per la creazione e l'espansione di nuovi insediamenti di coloni. La prima abitazione beduina è stata demolita nel villaggio di Tabana, lunedì 20 febbraio. Il piano messo in atto prevede lo spostamento forzato dei beduini dei villaggi di Khan Al Ahmer, di Abu Hindi e Abu Nawar, quest'ultimo molto vicino all’insediamento israeliano di Ma’ale Adumim.
Suor Azezet e suor Agnese, religiose comboniane coinvolte anche nell'animazione di 8 piccoli asili dell'area, raccontano all'Agenzia Fides i sentimenti di ansia, paura e frustrazione registrati tra i beduini colpiti dal piano di demolizione e spostamento forzato, a cominciare dai bambini. Nel villaggio di Khan Al Ahmer, con 42 baracche, la cui demolizione effettiva è stata annunciata per giovedì 23 febbraio, sorge anche la famosa “Scuola di Gomme”, frequentata da 178 bambini della tribù beduina dei Jahalin, che potrebbe presto essere fatta a pezzi dai buldozer. “Chi distrugge le scuole distrugge il futuro”, fanno notare gli insegnanti della scuola.
La Scuola di Gomme è una struttura realizzata con 2.200 vecchi pneumatici appoggiati uno sull’altro, come fossero mattoni, riempiti di terra e pressati. I coloni chiedono di abbattere una scuola definita 'illegale' perchè sorta senza il permesso delle autorità di occupazione militare, nonostante la scuola sia priva di elementi architettonici “permanenti”, tirata su senza cemento e fondamenta, proprio per non contravvenire ai regolamenti militari che vietano la costruzione non autorizzata di edifici nell'Area C, quella in cui rientra il 60% della Cisgiordania, sotto il controllo di Israele.
Sulla Scuola di Gomme grava una sentenza di demolizione sin dalla sua costruzione, avvenuta nel 2009. Negli ultimi anni, la demolizione effettiva della struttura è stata a più riprese sollecitata dai coloni che vivono nella zona. Nel 2014, i giudici israeliani avevano chiesto alle parti di trovare un accordo, riconoscendo l’utilità sociale della scuola.
La rimozione della scuola faciliterebbe l'espansione della colonia di Kfar Adumim. Tutta l’area, nel cosiddetto corridoio E1, è coinvolta nel progetto che mira a estendere fino alla colonia ebraica di Ma'ale Adumim il Muro di separazione, costruito in gran parte su territori palestinesi. Già nel 2014, l'esercito israeliano aveva realizzato un intervento presso la scuola per sequestrare alcune attrezzature di gioco per i bambini donate dalla Cooperazione italiana.
“In questa situazione di grande incertezza” riferiscono le Suore comboniane “anche noi abbiamo sperimentato frustrazione di fronte a tanta ingiustizia e violazione dei diritti umani, oltre alla incapacità di trovare parole di conforto e di consolazione... Chiediamo preghiera e giustizia per questi nostri fratelli e sorelle e che il Signore della misericordia intervenga in loro favore”. (GV) (Agenzia Fides 22/2/2017).
Fonte www.fides.org
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