giovedì 28 novembre 2019

LGB Alliance 🏳️‍🌈

http://lgballiance.org.uk/
I bambini devono restare bambini. Cresceranno e lo capiranno se sono gay lesbiche, bisessuali e/o se hanno ormoni femminili in un corpo maschile e viceversa... ma questa deriva va fermata perché siamo tutti o maschi o femmine (anche chi cambia sesso ed intendo tutti coloro che da adulti cioè una volta terminato il proprio sviluppo psico- fisico ormonale si ritrovano donne in un corpo maschile e viceversa) . Non esistono donne col pene o maschi con la vagina. I bambini vanno lasciati in pace a fare i bambini. E non si può essere attratti da tutti i generi perché non esistono geni,ma siamo tutti esseri umani maschi e femmine. Ci vuole anche in Italia LGB Alliance per fermare le posizioni degenerata di arcigay,non una di meno, attivisti transfemministi,ecc.. i bambini devono restare bambini e noi non siamo attratti da un genere perché non esistono generi. #LGBAlliance  

mercoledì 27 novembre 2019

rest in peace

I will always remember you, as you have been one of the best friend of mine. Rest in Peace Salvatore 

domenica 24 novembre 2019

Donne Uccise, Cristo Re Misericordioso, conversione, preghiamo per i nemici

Gesù è Re di Misericordia. Ci ama e vuole che ogni essere  umano si converta e viva. Dunque preghiamo per la conversione di tutti noi e per un cambiamento delle nostre coscienze. Preghiamo per coloro che usano violenza anziché sfruttare la propria intelligenza per fare del bene. In prims gli assassini di tutte queste donne. Le donne uccise sono martiri e come tali vanno dritte in Paradiso. 

sabato 23 novembre 2019

Personalized healthcare

Maybe this article is useful for USA but it's useless for other countries ...

This article contains some fake
1) #PlannedParenthood isn't #healthcare provider and hasn't saved #LGBT people lives.
2) Birth control pills don't help people in preventing cancer. If it would true many more people (who don't use birth control pills) have died by this kind of cancer.

3) it is true that many LGBT people don't have access to healthcare or health insurances  but this situation is different from a country to another country,instead.  

4) LGBT people have to be cared like people who aren't LGBT, like each person has to be cared: personally. Scientists have found out that the healthcare has to be personalized. They have found that something that is good for a person isn't good for another one. 


5) Don't buy pills on the internet, it's  dangerous for the health. Chemistry and medicine shops has to sell the medicines, pills and healthcare products. 






https://blog.moovz.com/lgbt-healthcare-disparities


martedì 12 novembre 2019

Prete armeno e suo padre uccisi presso Deir ez Zor. L’Arcivescovo Marayati: “per noi sono martiri. E la guerra non è finita”

ASIA/SIRIA - Prete armeno e suo padre uccisi presso Deir ez Zor. L’Arcivescovo Marayati: “per noi sono martiri. E la guerra non è finita”
 
Qamishli (Agenzia Fides) – Si sono svolti stamane a Qamishli i funerali del sacerdote armeno cattolico Hovsep Hanna Petoyan e di suo padre Hanna Petoyan, uccisi lunedì 11 novembre da due killer in moto mentre erano diretti in automobile verso la città di Deir ez Zor, nel nord–est della Siria. “Per noi sono martiri. E quello che è accaduto a loro è una conferma che la guerra qui non è finita, come invece avevamo sperato” dichiara all’Agenzia Fides Boutros Marayati, Arcivescovo armeno cattolico di Aleppo.
Le esequie del sacerdote e di suo padre sono state celebrate nella chiesa armeno cattolica di San Giuseppe, alla presenza di sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli di tutte le comunità cristiane presenti nell’area. A presiedere la liturgia funebre è stato padre Antranig Ayvazian, Vicario episcopale della comunità armena cattolica dell’Alta Mesopotamia e della Siria del nord.
Padre Hovsep, 46 anni, sposato e padre di tre figli, ordinato presbitero da 5 anni, era il sacerdote della comunità armena cattolica di Qamishli, nella provincia siriana nord orientale di Hassake. “Nella città di Qamishli” racconta all’Agenzia Fides l’Arcivescovo Marayati “ sono confluiti anche tanti profughi cristiani fuggiti da Deir ez-Zor, quando quella città era stata devastata dalla guerra. Lui svolgeva anche tra di loro la sua opera pastorale, e da tempo seguiva anche i progetti messi in atto anche con l’aiuto di gruppi internazionali per ricostruire la chiesa e le case dei cristiani a Deir ez Zor, distrutte dalla guerra. Per questo si recava ogni due settimane a Deir ez Zor, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Finora aveva compiuto a questo scopo già sei viaggi in quella città così cara alla memoria degli armeni, dove c’è il santuario dei martiri del genocidio, anch’esso devastato durante il conflitto. Lungo il tragitto, le altre volte, non c’erano stati problemi e tutto era andato liscio”.
Al momento dell’agguato, il sacerdote e suo padre viaggiavano insieme a un diacono armeno – rimasto ferito durante l’assalto – e a un altro accompagnatore. I due attentatori, in moto, avevano il volto coperto e sono fuggiti dopo l’agguato. Il padre del sacerdote è morto sul colpo. Padre Hovsep, ferito al petto, è stato portato dai soccorritori in un ambulatorio di Deir ez Zor e poi trasferito in ambulanza a un ospedale di Hassakè, dove è giunto già privo di vita.
La città di Deir ez Zor è controllata dall’esercito siriano, ma nell’area ci sono anche forze curde e operano ancora militari USA. Nel sotto-distretto di al-Busayrah, area dove è avvenuto l’agguato, sono concentrati anche gruppi armati affiliati al sedicente Stato Islamico (Daesh), che nella giornata di ieri ha anche diffuso sui siti jihadisti la rivendicazione del duplice omicidio (ma affermando, in maniera erronea, di aver eliminato “due sacerdoti”). “Si tratta di gruppi che agiscono come lupi solitari, non c’è più il Daesh con i blindati e l’artiglieria. Ma è evidente che questa volta non hanno colpito a caso. Sull’automobile con cui viaggiavano il sacerdote e i suoi accompagnatori c’era la scritta della Chiesa armena”.
La TV di stato siriana SANA ha definito "martirio" l’uccisione del sacerdote armeno cattolico e di suo padre, mentre i media curdi hanno presentato la recrudescenza di attacchi sanguinosi attribuibili a Daesh come una conseguenza indiretta dell’intervento militare turco in Siria, che avrebbe costretto le milizie curde operanti nell’area a rivedere le proprie strategie e a sospendere le operazioni militari rivolte contro le cellule jihadiste ancora presenti nel nord-est della Siria.
Secondo i curdi del Centro d’informazione Rojava, i jihadisti di Daesh avrebbero realizzato 30 attacchi nei primi dieci giorni di novembre, con un aumento del 300 per cento dai suoi livelli di attività rispetto al periodo precedente all’iniziativa militare turca in territorio siriano. (GV) (Agenzia Fides 12/11/2019)
Fonte www.fides.org 

domenica 3 novembre 2019

Zacchaeus and those on the margins

"Zacchaeus and those on the margins.

Sunday's Gospel (Lk 19:1-11)

The Gospel of Luke tells us the beautiful story of Jesus’ encounter with Zacchaeus. Jesus is traveling through Jericho, a huge city. He’s on his way to Jerusalem, and it’s toward the end of his ministry, so he would have been well known in the area. As a result, he probably had a large crowd following him. 

In Jericho, there is a man named Zacchaeus. He was the chief tax collector in the region and so would have also been seen by the Jewish people as the “chief sinner.” Why? Because he would have been seen as colluding with the Roman authorities. So Zacchaeus was someone who was probably on the outs with everyone.

Now, here I would like you to invite you to think of Zacchaeus as a symbol for those on the margins, specifically, the L.G.B.T. Catholic. Not because the L.G.B.T. people are more sinful than the rest of us—because we’re all sinners. But because they feel so marginalized. Think of the L.G.B.T. person as Zacchaeus.

Luke’s Gospel describes Zacchaeus as “short in stature.” How little “stature” L.G.B.T. people often feel that they have in the church! Luke also says that Zacchaeus could not see Jesus “on account of the crowd.” That was probably because of his height, but how often does the “crowd” get in the way of the person with “little stature,” the L.G.B.T. person, encountering Jesus? When are we in the church part of the “crowd” that doesn’t let L.G.B.T. people come close to God?

So Zacchaeus climbs a tree, because, as Luke tells us, he wanted to see “who Jesus was.” And this is what the L.G.B.T. person wants: to see who Jesus is. But the crowd gets in the way.

Imagine how embarrassing this must have been for Zacchaeus: not only climbing the tree like a child, but also putting on display his "short stature." Yet those on the margins often have to "go out on a limb" just to be able to do things that others take for granted.  

Now here comes Jesus making his way through Jericho, probably with hundreds of people clamoring for his attention. And whom does he point to? One of the religious authorities? One of his disciples? No, to Zacchaeus! And what does he say to Zacchaeus? Does he shout, “Sinner!” Does he shout, “You terrible tax collector”? 

No! He says, “Hurry down for I must stay at your house today!” It’s a public sign of welcome to someone on the margins.

And Zacchaeus comes down and receives Jesus “with joy.”  Think of what it’s like for someone on the margins, who has felt excluded for so long, to feel welcome. It evokes joy!

Then comes my favorite line in the story: “All who saw it began to grumble!” Which is exactly what is happening today toward L.G.B.T. people. People grumble! Go online and you’ll see all the grumbling. An offer of mercy to someone on the margins always makes people angry.

But Zacchaeus climbs down from the tree and, as the Gospels say, he “stood there.” The original Greek is much stronger, "statheis": he stood his ground. How often have L.G.B.T. people had to stand their ground in the face of opposition and prejudice in the church?  How often do people with “little stature” have to do that?  

Then Zacchaeus says that he will give half of his possessions to the poor and repay anyone he has defrauded four times over. An encounter with Jesus leads to a conversion, as it does for everyone. And what do I mean by conversion? Not “conversion therapy.” No, the conversion that happens to Zacchaeus is the conversion that we’re all called to. 

In the Gospels, Jesus calls it "metanoia," a conversion of minds and hearts. For Zacchaeus, conversion meant giving to the poor.

By the way, some New Testament scholars think that this line could be as easily translated as “I am giving half of my possessions to the poor.” That is, he is already giving money to the poor.  The one who was thought to be a sinner turns out to be more generous than anyone suspected.

All this, Zacchaeus’s "metanoia," comes from an encounter with Jesus. Because Jesus’ approach was, more often than not, community first, conversion second. For John the Baptist the model was to convert first and then be welcomed into the community. This is an insight from the Scripture scholar Ben Meyer.  

For Jesus, it’s community first, conversion second. Welcome and respect come first.

This is how Jesus treats people who feel on the margins. He seeks them out before anyone else; he encounters them, and he treats them with respect, sensitivity and compassion.

So when it comes to L.G.B.T. people and their families in our church, it seems that there are two places to stand. You can stand with the crowd, who grumble and who oppose mercy for those on the margins. Or you can stand with Zacchaeus, and, more important, with Jesus." 
By Father James Martin SJ

Taken from Father James Martin SJ Official Facebook page 
https://www.facebook.com/46899546495/posts/10156439750846496/

sabato 2 novembre 2019

Sui Valori Fondamentali Dobbiamo Essere Uniti

La proposta  di #LilianaSegre ci riporta al senso alto della politica:garantire i diritti di tutti contro l’odio. Se non siamo uniti in questo, si indebolisce la nostra patria ed è più debole ognuno di noi #commissionesegre #uniticontrolodio