http://lgballiance.org.uk/
I bambini devono restare bambini. Cresceranno e lo capiranno se sono gay lesbiche, bisessuali e/o se hanno ormoni femminili in un corpo maschile e viceversa... ma questa deriva va fermata perché siamo tutti o maschi o femmine (anche chi cambia sesso ed intendo tutti coloro che da adulti cioè una volta terminato il proprio sviluppo psico- fisico ormonale si ritrovano donne in un corpo maschile e viceversa) . Non esistono donne col pene o maschi con la vagina. I bambini vanno lasciati in pace a fare i bambini. E non si può essere attratti da tutti i generi perché non esistono geni,ma siamo tutti esseri umani maschi e femmine. Ci vuole anche in Italia LGB Alliance per fermare le posizioni degenerata di arcigay,non una di meno, attivisti transfemministi,ecc.. i bambini devono restare bambini e noi non siamo attratti da un genere perché non esistono generi. #LGBAlliance
giovedì 28 novembre 2019
LGB Alliance 🏳️🌈
mercoledì 27 novembre 2019
rest in peace
lunedì 25 novembre 2019
Un mondo senza te
https://www.corriere.it/alessandro-d-avenia-ultimo-banco/19_novembre_25/12-mondo-senza-te-832e69cc-0ef5-11ea-b3dc-1023409a22e2.shtml #inspirational #article #beautiful #interesting #reading Che mondo sarebbe senza di te?
"Un mondo senza te" di Alessandro D'Avenia sul #Correiere della sera di #oggi #lunedì #25novembre #AlessandroDAvenia
domenica 24 novembre 2019
Donne Uccise, Cristo Re Misericordioso, conversione, preghiamo per i nemici
Gesù è Re di Misericordia. Ci ama e vuole che ogni essere umano si converta e viva. Dunque preghiamo per la conversione di tutti noi e per un cambiamento delle nostre coscienze. Preghiamo per coloro che usano violenza anziché sfruttare la propria intelligenza per fare del bene. In prims gli assassini di tutte queste donne. Le donne uccise sono martiri e come tali vanno dritte in Paradiso.
sabato 23 novembre 2019
Personalized healthcare
This article contains some fake
1) #PlannedParenthood isn't #healthcare provider and hasn't saved #LGBT people lives.
2) Birth control pills don't help people in preventing cancer. If it would true many more people (who don't use birth control pills) have died by this kind of cancer.
3) it is true that many LGBT people don't have access to healthcare or health insurances but this situation is different from a country to another country,instead.
4) LGBT people have to be cared like people who aren't LGBT, like each person has to be cared: personally. Scientists have found out that the healthcare has to be personalized. They have found that something that is good for a person isn't good for another one.
5) Don't buy pills on the internet, it's dangerous for the health. Chemistry and medicine shops has to sell the medicines, pills and healthcare products.
https://blog.moovz.com/lgbt-healthcare-disparities
martedì 12 novembre 2019
Prete armeno e suo padre uccisi presso Deir ez Zor. L’Arcivescovo Marayati: “per noi sono martiri. E la guerra non è finita”
ASIA/SIRIA - Prete armeno e suo padre uccisi presso Deir ez Zor. L’Arcivescovo Marayati: “per noi sono martiri. E la guerra non è finita” |
Qamishli (Agenzia Fides) – Si sono svolti stamane a Qamishli i funerali del sacerdote armeno cattolico Hovsep Hanna Petoyan e di suo padre Hanna Petoyan, uccisi lunedì 11 novembre da due killer in moto mentre erano diretti in automobile verso la città di Deir ez Zor, nel nord–est della Siria. “Per noi sono martiri. E quello che è accaduto a loro è una conferma che la guerra qui non è finita, come invece avevamo sperato” dichiara all’Agenzia Fides Boutros Marayati, Arcivescovo armeno cattolico di Aleppo. Le esequie del sacerdote e di suo padre sono state celebrate nella chiesa armeno cattolica di San Giuseppe, alla presenza di sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli di tutte le comunità cristiane presenti nell’area. A presiedere la liturgia funebre è stato padre Antranig Ayvazian, Vicario episcopale della comunità armena cattolica dell’Alta Mesopotamia e della Siria del nord. Padre Hovsep, 46 anni, sposato e padre di tre figli, ordinato presbitero da 5 anni, era il sacerdote della comunità armena cattolica di Qamishli, nella provincia siriana nord orientale di Hassake. “Nella città di Qamishli” racconta all’Agenzia Fides l’Arcivescovo Marayati “ sono confluiti anche tanti profughi cristiani fuggiti da Deir ez-Zor, quando quella città era stata devastata dalla guerra. Lui svolgeva anche tra di loro la sua opera pastorale, e da tempo seguiva anche i progetti messi in atto anche con l’aiuto di gruppi internazionali per ricostruire la chiesa e le case dei cristiani a Deir ez Zor, distrutte dalla guerra. Per questo si recava ogni due settimane a Deir ez Zor, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Finora aveva compiuto a questo scopo già sei viaggi in quella città così cara alla memoria degli armeni, dove c’è il santuario dei martiri del genocidio, anch’esso devastato durante il conflitto. Lungo il tragitto, le altre volte, non c’erano stati problemi e tutto era andato liscio”. Al momento dell’agguato, il sacerdote e suo padre viaggiavano insieme a un diacono armeno – rimasto ferito durante l’assalto – e a un altro accompagnatore. I due attentatori, in moto, avevano il volto coperto e sono fuggiti dopo l’agguato. Il padre del sacerdote è morto sul colpo. Padre Hovsep, ferito al petto, è stato portato dai soccorritori in un ambulatorio di Deir ez Zor e poi trasferito in ambulanza a un ospedale di Hassakè, dove è giunto già privo di vita. La città di Deir ez Zor è controllata dall’esercito siriano, ma nell’area ci sono anche forze curde e operano ancora militari USA. Nel sotto-distretto di al-Busayrah, area dove è avvenuto l’agguato, sono concentrati anche gruppi armati affiliati al sedicente Stato Islamico (Daesh), che nella giornata di ieri ha anche diffuso sui siti jihadisti la rivendicazione del duplice omicidio (ma affermando, in maniera erronea, di aver eliminato “due sacerdoti”). “Si tratta di gruppi che agiscono come lupi solitari, non c’è più il Daesh con i blindati e l’artiglieria. Ma è evidente che questa volta non hanno colpito a caso. Sull’automobile con cui viaggiavano il sacerdote e i suoi accompagnatori c’era la scritta della Chiesa armena”. La TV di stato siriana SANA ha definito "martirio" l’uccisione del sacerdote armeno cattolico e di suo padre, mentre i media curdi hanno presentato la recrudescenza di attacchi sanguinosi attribuibili a Daesh come una conseguenza indiretta dell’intervento militare turco in Siria, che avrebbe costretto le milizie curde operanti nell’area a rivedere le proprie strategie e a sospendere le operazioni militari rivolte contro le cellule jihadiste ancora presenti nel nord-est della Siria. Secondo i curdi del Centro d’informazione Rojava, i jihadisti di Daesh avrebbero realizzato 30 attacchi nei primi dieci giorni di novembre, con un aumento del 300 per cento dai suoi livelli di attività rispetto al periodo precedente all’iniziativa militare turca in territorio siriano. (GV) (Agenzia Fides 12/11/2019) Fonte www.fides.org |
domenica 3 novembre 2019
Zacchaeus and those on the margins
sabato 2 novembre 2019
Sui Valori Fondamentali Dobbiamo Essere Uniti
La proposta di #LilianaSegre ci riporta al senso alto della politica:garantire i diritti di tutti contro l’odio. Se non siamo uniti in questo, si indebolisce la nostra patria ed è più debole ognuno di noi #commissionesegre #uniticontrolodio