Il serafico Padre Francesco, per il suo singolare amore verso la Beatissima Vergine, ebbe sempre particolare cura della chiesetta dedicata a Santa Maria degli Angeli, chiamata anche Porziuncola. Qui egli prese stabile dimora con i suoi frati, qui diede inizio con santa Chiara all'Ordine delle Clarisse, qui concluse il corso della sua mirabile vita.
Per questa Cappella il santo Fondatore ottenne da papa Onorio III la storica indulgenza, che i Sommi Pontefici confermarono successivamente ed estesero a numerose altre chiese.
Per questi gloriosi ricordi l'Ordine serafico celebra con gioia la festa di Santa Maria degli Angeli.
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Ant. Celebrando la gloria della Vergine Maria,
adoriamo Cristo, Sposo della Chiesa.
SALMO 94 - Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,*
il gregge che egli conduce. (Ant.)
Ascoltate oggi la sua voce: †
«Non indurite il cuore, *
come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
mi misero alla prova *
pur avendo visto le mie opere. (Ant.)
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)
Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.)
Ant. Celebrando la gloria della Vergine Maria,
adoriamo Cristo, Sposo della Chiesa.
INNO
San Francesco in estasi
entra alla Porziuncola, la
piccola cappella
sacra a Maria degli Angeli.
Non c'è per lui nel mondo
asilo più diletto,
qui gli anni suoi trascorre, di
qui fa al ciel ritorno.
Qui da Maria ispirato i
tre Ordini fonda,
accoglie i primi figli
e a Dio Chiara consacra.
All'ombra del sacello
schiere di frati aduna,
che poi manda nel mondo per
conquistarlo a Cristo.
Maria, la tua tutela ci
liberi dal male, ed
assicuri al cielo chi
canta le tue lodi.
A te, Gesù, sia gloria,
nato da Vergin Madre,
col Padre e con lo Spirito nei
secoli eterni. Amen.
1 ant. Maria ha ottenuto benedizione dal Signore,
ha trovato grazia presso Dio, suo Salvatore.
SALMO 23
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l'universo e i suoi abitanti.
E' lui che l'ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l'ha stabilita.
Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.
Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.
Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant. Maria ha ottenuto benedizione dal Signore,
ha trovato grazia presso Dio, suo Salvatore.
2 ant. Un fiume e i suoi ruscelli
rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.
SALMO 45
Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.
Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell'Altissimo.
Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra.
Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.
Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2 ant. Un fiume e i suoi ruscelli
rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.
3 ant. Di te si dicono cose stupende, o
Vergine Maria:
il Signore ha posto la tua dimora sui
monti santi.
SALMO 86
Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro è nato in essa *
e l'Altissimo la tiene salda».
Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3 ant. Di te si dicono cose stupende, o
Vergine Maria:
il Signore ha posto la tua dimora sui
monti santi.
V. Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d'Israele.
R. Tu splendido onore della nostra gente.
PRIMA LETTURA
Dal libro del Siracide 24,17-21.28-32
Chi ascolta la sapienza non avrà da arrossire
Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza. Io sono la madre del bell'amore e del timore e della scienza e della santa speranza. In me vi è ogni grazia della via e della verità, in me è ogni speranza della vita e della virtù.
Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. Poiché il ricordo di me è più dolce del miele, e la mia eredità è più dolce del favo di miele. Il mio ricordo vivrà nei secoli, per sempre.
Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno ancora sete. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà. Coloro che mi faranno conoscere, avranno la vita eterna.
Io sono come un canale derivante da un fiume, e come un corso di acqua sono uscita verso un giardino. Ho detto: «Innaffierò il mio giardino e irrigherò la mia aiuola». Ed ecco il mio canale è diventato un fiume, il mio fiume è diventato un mare.
Farò ancora splendere la mia dottrina come l'aurora, la farò brillare molto lontano. Penetrerò in tutte le parti inferiori della terra, getterò lo sguardo su tutti i dormienti, e illuminerò tutti quelli che sperano nel Signore.
Riverserò ancora la dottrina come una profezia, la lascerò per le generazioni future, per quanti cercano la sapienza, e non cesserò mai d'annunziarla.
RESPONSORIO Sir 24,15-16
R. Mi sono stabilita in Sion, nella città amata il Signore mi ha fatto abitare, * ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso.
V. Nella porzione del Signore, sua eredità,
R. ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso.
SECONDA LETTURA
Dagli scritti di Fra Tommaso da Celano
(Le due Vite, Ed. A. Signorelli, Roma 1954,L. Macali o.f.m.conv., pp. 207-208; 137)
Questo luogo è veramente santo e abitato da Dio
I1 servo di Dio Francesco, di statura piccola, di mente umile, di professione minore, nel tempo che visse quaggiù, per sé e per la sua fraternità scelse una particella di mondo, per il solo fatto che non gli fu assolutamente possibile servire Cristo altrimenti, che avendo qualche cosa dal mondo.
E non senza una rivelazione e predisposizione divina, già in antico, fu chiamato Porziuncola quel luogo che doveva toccare in sorte a coloro che desideravano di non avere nulla di proprio in questo mondo.
Vi sorgeva una chiesetta dedicata alla Vergine Madre, la quale per la sua singolare umiltà meritò di essere elevata, dopo il Figlio, alla dignità di capo di tutti gli eletti.
In essa ebbe inizio l'Ordine dei Minori, e come sopra un saldo fondamento, crebbe e si moltiplicò il loro nobile edificio. Il Santo amava questo luogo più di ogni altro, comandò ai frati di venerarlo con rispetto speciale e volle che lo custodissero sempre come specchio di vita religiosa, in umiltà e altissima povertà, riservandone però la proprietà agli altri, e ritenendone per sé e per i suoi soltanto l'uso.
Vi si osservava una rigidissima disciplina in tutto, nel silenzio e nel lavoro e in tutte le altre prescrizioni della regola. Senza tregua, giorno e notte, la fraternità dei Minori di quel luogo era occupata nel lodare Dio e, tutti soffusi di una mirabile fragranza, vi conducevano una vita veramente angelica.
Frate Francesco infatti, pur sapendo che il regno del cielo si può raggiungere ovunque e che la grazia divina non trova difficoltà a scendere sugli eletti ovunque si trovino, tuttavia si era accorto per propria esperienza che il luogo della chiesa di S. Maria della Porziuncola godeva di una maggiore abbondanza di grazia, ed era frequentemente visitato da spiriti celesti.
Spesso quindi diceva ai frati: «Guardatevi, figli, dall'abbandonare mai questo luogo. Se ve ne cacciassero fuori da una parte, rientratevi dall'altra. Questo luogo infatti è veramente santo e abitato da Dio. Qui il Signore moltiplicò il nostro piccolo numero; qui illuminò i cuori dei suoi poveri con la luce della sua divina sapienza; qui accese le nostre volontà con il fuoco del suo amore; qui, chi avrà pregato con devozione, otterrà quello che chiederà, e chi mancherà sarà punito più gravemente. Perciò, figli, ritenete degno di ogni onore il luogo della dimora di Dio, e con tutto il trasporto del vostro cuore rendete in esso lode al Signore».
RESPONSORIO
R. Porta del cielo e stella del mare, Vergine Maria, * rendici accetti al tuo Figlio.
V. Sorgente di misericordia, madre della grazia, speranza del mondo, esaudisci coloro che invocano il tuo aiuto.
R. Rendici accetti al tuo Figlio.
Inno TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.
ORAZIONE
Guarda, Signore, il tuo popolo riunito nel ricordo della beata Vergine Maria, Regina degli Angeli, e fa' che per sua intercessione possa partecipare alla pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, che è Dio e vive e regna con te nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Fonte Ibreviary App
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