venerdì 26 agosto 2016

Santa Maria di Gesù Crocifisso

Mariam Baouardy nasce ad Abellin in Galilea il 5 gennaio 1846, in una famiglia molto povera, ma ricca di fede. Rimasta orfana di entrambi i genitori a soli tre anni, viene affidata ad uno zio paterno, che si trasferirà poi ad Alessandria d’Egitto, dove, ancora bambina comincia a lavorare come domestica. Nel 1863 giunge in Francia con la famiglia presso la quale lavora, e inizia a concretizzare la sua vocazione religiosa che la porta, nel 1867 presso le Carmelitane Scalze di Pau (Francia), dove indossa poi l’abito religioso prendendo il nome di Maria di Gesù Crocifisso. Nel 1870, ancora novizia, va in India per la fondazione di un Carmelo a Mangalore: qui fa la sua professione religiosa. L’anno dopo fu rimandata a Pau, e nell’agosto 1875 riparte, con otto consorelle, per Betlemme, a fondare il primo Carmelo in Terra Santa, che - conforme al suo progetto - viene inaugurato il 24 settembre 1876. Progettò anche la fondazione di un Carmelo a Nazareth.
La piccola araba la cui vita fu straordinaria per insigni doni soprannaturali, ma soprattutto per l’umiltà, la devozione totale allo Spirito Santo e il grande amore per la Chiesa e il Papa, morì a 32 anni, il 26 agosto 1878. È venerata dai cristiani e dai musulmani locali come la Kedise (la santa). Il 13 novembre 1983 è beatificata da san Giovanni Paolo II e il 17 maggio 2015 canonizzata da papa Francesco assieme a santa Maria Alfonsina Ghattas.

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Ant. Venite, adoriamo Cristo,
gioia e corona delle vergini.

Oppure:

Adoriamo Cristo,
Re e Sposo delle vergini.

SALMO 94 - Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo,*
il gregge che egli conduce. (Ant.)

Ascoltate oggi la sua voce: †
«Non indurite il cuore, *
come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
mi misero alla prova *
pur avendo visto le mie opere. (Ant.)

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.)

Ant. Venite, adoriamo Cristo,
gioia e corona delle vergini.

Oppure:

Adoriamo Cristo,
Re e Sposo delle vergini.

INNO

La carità divina
congiunge santa Maria
all'eterno convito
nel regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'amore di Dio.

O sorella dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via della pace.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.

Sia lode al Padre e al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

1 ant. Tu splendi, vergine, di santità e sapienza,
accanto al tuo Sposo,
l'immacolato Verbo Dio.

SALMO 18 A

I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Non è linguaggio e non sono parole *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.

Là pose una tenda per il sole †
che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
esulta come prode che percorre la via.

Egli sorge da un estremo del cielo †
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.

1 ant. Tu splendi, vergine, di santità e sapienza,
accanto al tuo Sposo,
l'immacolato Verbo Dio.

2 ant. A tutta la gloria del mondo
ho preferito il mio Signore Gesù Cristo.

SALMO 44, 2-10

Effonde il mio cuore liete parole, †
io canto al re il mio poema. *
La mia lingua è stilo di scriba veloce.

Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, †
sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
ti ha benedetto Dio per sempre.

Cingi, prode, la spada al tuo fianco, †
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, *
avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.

La tua destra ti mostri prodigi: †
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
sotto di te cadono i popoli.

Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.

Ami la giustizia e l'empietà detesti: †
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato *
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.

Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, *
dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette; *
alla tua destra la regina in ori di Ofir.

2 ant. A tutta la gloria del mondo
ho preferito il mio Signore Gesù Cristo.

3 ant. Al re è piaciuta la tua bellezza:
il tuo Signore è Dio.

SALMO 44, 11-18

Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, *
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza. *
Egli è il tuo Signore: prostrati a lui.

Da Tiro vengono portando doni, *
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.

La figlia del re è tutta splendore, *
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.

E' presentata al re in preziosi ricami; *
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza, *
entrano insieme nel palazzo regale.

Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; *
li farai capi di tutta la terra.

Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni, *
e i popoli ti loderanno
in eterno, per sempre.

3 ant. Al re è piaciuta la tua bellezza:
il tuo Signore è Dio.

V. Mi condurrai per il sentiero della vita.
R. accanto a te mi colmerai di gioia.

PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 7, 25-40

La verginità cristiana
Quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa della presente necessità, di rimanere così. Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.
Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure! Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.
La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.

RESPONSORIO BREVE
R. Al Re piacque la tua bellezza, che è suo dono.
* E' lui il tuo sposo e il tuo Dio.
V. Da lui ricevi dote, splendore, santità e redenzione.
R. E' lui il tuo sposo e il tuo Dio.

SECONDA LETTURA

Dai pensieri di santa Maria di Gesù Crocifisso          

La santità
Oggi, la santità, non è la preghiera, né le visioni o le rivelazioni, né la scienza di parlar bene, né i cilizi, né le penitenze: è l’umiltà. La santità, è la regola cruda, è l’umiltà… Il Signore ha detto: Questo è il secolo in cui il serpente ha preso le ali; perciò io purgherò la terra…

Chi dunque potrà salvarsi? Colui che chiede l’umiltà e la pratica.

L’umiltà è la pace. È regina, l’anima umile, è sempre felice. Nella lotta, nella pena, si umilia, crede di meritarne di più, ne chiede di più. È sempre in pace. L’orgoglio dà il turbamento. Il cuore umile è il vaso, il calice che contiene Dio. Il Signore dice: Un’anima umile, veramente umile, farà più miracoli degli antichi profeti…

In paradiso, gli alberi (eletti) più belli sono quelli che hanno più peccato; ma si sono serviti delle loro miserie come di un letame intorno al piede… Tra Gesù e l’orgoglioso, è lo spessore di una montagna. Tra Gesù e l’anima umile, è lo spessore della più fine mussolina. Coloro che danno schiaffi preparano diamanti per la corona.

Nell’inferno si trovano tutte le specie di virtù, ma non l’umiltà; in Paradiso si trovano tutte le specie di difetti, ma non l’orgoglio.

L’orgoglioso è come il chicco di grano gettato nell’acqua: gonfia, ingrossa. Esponete quel chicco al sole, al fuoco: si secca, brucia. L’umile è come il chicco di grano gettato in terra: scende, si nasconde, sparisce, muore, ma per rinverdire in Paradiso.

Quando si colgono le olive, si usa la maggior cura; si raccolgono tutte quelle che cadono in terra, per estrarne l’olio. Cercate con pari cura le occasioni di praticare l’umiltà. L’olio dà la luce; l’umiltà ha la luce di Dio, fa vedere Dio.

Considerate le api: esse svolazzano di fiore in fiore, entrano poi nell’alveare per comporre il miele. Imitatele: cogliete dovunque il succo dell’umiltà. Il miele è dolce; l’umiltà ha il gusto di Dio, fa gustare Dio.

Adoperatevi tutti i giorni per acquistare l’umiltà. Quando ci dimentichiamo di innaffiare gli alberi che abbiamo piantato, questi alberi muoiono. Se vi dimenticate di praticare tutti i giorni l’umiltà, l’albero dell’anima vostra si seccherà.

RESPONSORIO

R. La santità non è la preghiera, né le visioni: è l’umiltà. * Se un’anima ha l’umiltà, Dio le perdona qualunque colpa.
V. Beati i piccoli! Vi è posto dappertutto, per loro.
R. Se un’anima ha l’umiltà, Dio le perdona qualunque colpa.

ORAZIONE

Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, che hai condotto santa Maria di Gesù Crocifisso, umile figlia della Terra Santa, alla contemplazione dei Misteri del Figlio tuo, e l’hai resa testimone della carità e della gioia dello Spirito Santo, concedi a noi, per sua intercessione, di partecipare alle sofferenze di Cristo, per esultare nella rivelazione della tua gloria. Per il nostro Signore.
R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

Fonte Ibreviary App

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