martedì 20 luglio 2021

Cambiare direzione: se non ora quando? Di Camillo Ripamonti SJ

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Cambiare direzione: se non ora quando?

Anche questa volta abbiamo fatto la nostra scelta; una scelta che sacrifica altre persone. Abbiamo deciso che i migranti e i rifugiati in fuga dalla Libia sono sacrificabili e ancora una volta il nostro fine angusto giustifica cinicamente i mezzi. Hanno fatto questa scelta coloro che abbiamo eletto per rappresentarci in Parlamento e con loro l’abbiamo fatta noi che - nonostante o forse a causa della pandemia - sembriamo distratti, sempre più ripiegati su noi stessi, su un presente che non può comprendere il futuro di altri. E infatti la decisione di rifinanziare la Guardia costiera libica, che di fatto condanna centinaia di persone a torture e violenze nei centri di detenzione, è quasi passata sotto silenzio, sommersa da altre notizie di casa nostra: la drammatica alluvione che ha sconvolto l’Europa Centrale, la ripresa dei contagi, gli strascichi dei festeggiamenti degli Europei di calcio, la preoccupazione per le Olimpiadi imminenti in Giappone. La vita di tanti bambini, donne e uomini finisce in secondo piano. Ma se questa è la direzione del “nuovo inizio” forse abbiamo ragione a chiamarla “ripartenza”. Abbiamo deciso di riprendere il cammino di quel mondo ingiusto che la pandemia ci aveva dato la possibilità di lasciarci alle spalle. Forse siamo ancora in tempo  a cambiare direzione!
 
Camillo Ripamonti sj

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