lunedì 24 settembre 2018

Bolivia, Brazil, Chile and Perù

In communion with Christians of different denominations,this week we are called to pray for Bolivia , Brazil, Chile and Perù.
You can find the prayers and more information at the link
https://www.oikoumene.org/en/resources/prayer-cycle/bolivia-brazil-chile-peru

lunedì 10 settembre 2018

La grande novità

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180910_la-grande-novita.html

Humanity and dignity of people first

Humanity and people dignity first!
#LGBTpeople are #humans created by #God like all the humans. Why should a person be arrested for anything that he/she hasn't chosen? Why should a person be arrested for being in love? Why should a person be arrested for being like God has created?
People like criminals, rapists, and so on ..., they have to be arrested and not #LGBT people just for being LGBT. So, I agree with India. It is good that homosexuality isn't a crime in India. In fact, in India the sentence that punish homosexuality has been repealed.
With our judgments we make immoral people who are created by God. All the relationships outside marriage aren't moral, but we aren't arresting the heterosexual couples who have sex outside marriage... So, let's #LGBTQ people live in peace in #India and everywhere in the world.
I pray God that #homophobia end everywhere in the world. I pray there aren't country that arrest people just for being like God has created.
Here the news https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2018-09/india-depenalizzazione-omosessualita-unione-uomo-donna.html Yes, the sacrament of the marriage is between a man and a woman. But the fact is another, now people won't be arrested for being like God has created. And we should stop to judge LGBT People and their families. Nobody say anything about heterosexual couples who have sex outside marriage. All the relationships outside marriage aren't moral.
It seems like today Gospel. Scribes want to condemn Jesus and don't have mercy on the man with the paralysed right hand. The man is free from is paralysed right hand and instead of being happy for him scribes continue to be angry with Jesus.
Divine Mercy first!
Love!
People who are created by God on his own image!
We are so busy with what is moral or not that we cannot see brothers and sisters who are suffering. And we forget that Divine Mercy is first, first of all. And we forget humanity and people dignity. 

La scuola diventi luogo di accoglienza

Sull'accoglienza e la scuola...
Di Padre Antonio Spadaro SJ (Direttore de La Civiltà Cattolica)
Fonte Famiglia Cristiana
Ho preso la foto dell'articolo da https://twitter.com/fam_cristiana/status/1039037433013256192?s=19

domenica 9 settembre 2018

Prayer for unity

Prayer for unity

We invoke you, Spirit of Unity,
Transform our divisions and reshape our vision.
All of creation, all living beings, cry in the midst of injustice and brokenness.
Spirit of Unity, reconcile your people.
We invoke you, Spirit of Unity,
Heal the wounds of our history,
Remove from us all that sustains our present divisions.
Unstop our ears to hear your call for unity.

https://www.oikoumene.org/en/resources/prayer-cycle/ghana-nigeria

venerdì 7 settembre 2018

Don't miss today...

Don't miss today the new #BertrandChamayou  's album and the new #thebrahmsmusic 's single and  video: both out today !!! #music ❤🙏🎵🎶🎉🎉🎉 #ClassicalMusic  #rockmusic

mercoledì 5 settembre 2018

Kensington band has won the best band and best fans awards

I'm very happy! 
Kensington band has won the best band and best fans award tonight.
Fansingtons are the best fans in the world and I am happy to be a Fansington!!!
Thank you to all people who voted for Kensington!
#3fmawards

Ten things forgiveness is not - Two differences between forgiveness and reconciliation

Ten things forgiveness is not
https://www.ignatianspirituality.com/27717/10-things-forgiveness-is-not

Two differences between forgiveness and reconciliation
https://www.ignatianspirituality.com/22748/two-differences-between-forgiveness-and-reconciliation

Papa Francesco Esame di Coscienza Omelia 4 settembre 2018 Copyright Libreria Editrice Vaticana

Fonte http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180904_esame-di-coscienza.html

PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE
Esame di coscienza
Martedì, 4 settembre 2018
(da:  L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLVIII, n.200, 05/09/2018)

Fare tutte le sere l’«esame di coscienza» come una preghiera, per individuare se a muoverci nella giornata è stato «lo spirito di Dio o lo spirito del mondo», è un’esercizio decisivo nel nostro «combattimento spirituale» che ci porta «a capire il cuore» e «il senso di Cristo». È il suggerimento che Papa Francesco ha proposto nella messa celebrata martedì 4 settembre a Santa Marta, ricordando che «il cuore dell’uomo è come un campo di battaglia» dove si affrontano di continuo «lo spirito di Dio, che ci porta alle opere buone, alla carità, alla fraternità», e «lo spirito del mondo che» invece «ci porta verso la vanità, l’orgoglio, la sufficienza, il chiacchiericcio». «Nella prima lettura — ha fatto subito presente, riferendosi al brano della prima lettera ai Corinzi (2, 10-16) — l’apostolo Paolo Insegna ai Corinzi la strada per avere il pensiero di Cristo, il sentimento di Cristo, per avere quell’atteggiamento che era quello di Cristo». E «la strada è quella del lasciare fare in noi lo Spirito Santo ricevuto». San Paolo Infatti scrive che «voi tutti, noi tutti abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio». «È lo Spirito Santo che ti porta avanti nella vita — ha spiegato Francesco — e ti porta a quello scopo di conoscere Gesù, di avere gli stessi sentimenti di Gesù». In realtà, ha affermato, «noi possiamo studiare tanto, studiare la Bibbia, studiare storia, studiare teologia, ma quella non è la strada per arrivare ai sentimenti di Gesù: aiuta, aiuta tanto, ma la strada vera è lasciarsi portare avanti dallo Spirito, dallo Spirito Santo». Ed «è proprio lo Spirito Santo — ha aggiunto il Pontefice — che ci porta avanti al cuore di Gesù, a capire chi è Gesù, come attua Gesù, cosa vuole Gesù, qual è la volontà di Gesù. A capire il cuore di Gesù». La questione è: «come possiamo andare?». San Paolo afferma che «l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito». Dunque, ha spiegato Francesco, «abbiamo bisogno dello Spirito Santo per questo cammino, questo cammino cristiano». Sempre nella lettera ai Corinzi, l’apostolo spiega anche che «noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio». In effetti, ha rilanciato il Papa, «ci sono due spiriti, due modalità di pensare, di sentire, di agire: quella che mi porta allo Spirito di Dio e quella che mi porta allo spirito del mondo». E «questo succede nella nostra vita: noi tutti abbiamo questi due “spiriti”, diciamo così». C’è «lo spirito di Dio, che ci porta alle opere buone, alla carità, alla fraternità, a adorare Dio, a conoscere Gesù, a fare tante opere buone di carità, a pregare». Ma c’è anche «l’altro spirito del mondo, che ci porta verso la vanità, l’orgoglio, la sufficienza, il chiacchiericcio: tutta un’altra strada». «Il nostro cuore, diceva un santo, è come un “campo di battaglia, un campo di guerra dove questi due spiriti lottano” e chiamava questo il “combattimento spirituale”» ha ricordato il Pontefice. «Nella vita cristiana si deve combattere per lasciare spazio allo spirito di Dio e cacciare via — come Gesù ha cacciato questo demonio — lo spirito del mondo» ha spiegato, riferendosi al passo evangelico di Luca (4, 31-37) proposto oggi dalla liturgia. A questo proposito Francesco ha suggerito «una preghiera bella che noi possiamo fare tutti i giorni, prima di andare a letto, guardare un po’ la giornata» e domandarsi: «Ma quale spirito ho io oggi seguito? Lo spirito di Dio o lo spirito del mondo?». E il Papa ha fatto notare che «questo si chiama fare l’esame di coscienza: sentire nel cuore cosa è successo in questa guerra interiore, e come io mi sono difeso dallo spirito del mondo che mi porta alla vanità, alle cose basse, ai vizi, alla superbia, a tutto questo». Dunque, «come mi sono difeso dalle tentazioni concrete?». Si devono «individuare le tentazioni». E «questo si fa come preghiera, prima di andare a letto, oggi: quali sentimenti ho avuto. Individuare qual è lo spirito che mi ha spinto a quel sentimento, mi ha ispirato quel sentimento: è lo spirito del mondo o lo spirito di Dio?». Facendo l’esame di coscienza con questa preghiera serale, ha affermato il Pontefice «tante volte, se siamo onesti, troveremo che “oggi sono stato invidioso, ho avuto cupidigia, ho fatto questo”». E «questo è lo spirito del mondo». Ma, ha insistito Francesco, è opportuno «individuarli» questi sentimenti, «perché questo è vero: tutti noi abbiamo dentro questa lotta, ma se noi non capiamo come funzionano questi due spiriti, come agiscono, non riusciamo ad andare avanti con lo spirito di Dio che ci porta a conoscere il pensiero di Cristo, il senso di Cristo». In realtà, ha fatto notare il Papa, «è molto semplice: abbiamo questo gran dono, che è lo spirito di Dio, ma siamo fragili, siamo peccatori e abbiamo anche la tentazione dello spirito del mondo». E «in questo combattimento spirituale, in questa guerra dello spirito, bisogna essere vincitori come Gesù, ma è necessario sapere quale strada si percorre». Proprio «per questo è tanto utile l’esame di coscienza, alla sera rivedere la giornata e dire: “sì, oggi sono stato tentato qui, ho vinto qui, lo Spirito Santo mi ha dato questa ispirazione”». Insomma, si tratta di «conoscere cosa succede nel cuore». E, ha messo in guardia il Pontefice, «se noi non facciamo questo, se noi non sappiamo cosa succede nel nostro cuore — e questo non lo dico io, lo dice la Bibbia — siamo come gli “animali che non capiscono nulla”, vanno avanti con l’istinto». Però «noi non siamo animali, siamo figli di Dio, battezzati con il dono dello Spirito Santo». E «per questo — ha concluso Francesco — è importante capire cosa è successo oggi nel mio cuore. Il Signore ci insegni a fare sempre, tutti i giorni, l’esame di coscienza».
© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

Fonte http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180904_esame-di-coscienza.html

Young people in Africa!


martedì 4 settembre 2018

Kensington band at 3fm Awards tomorrow night!

Kensington band at 3fm awards
Best band
Best live
Best fans
5 September 2018
Go Kensington band tomorrow night!

Esame - Examen - Esame di Coscienza (2)

Oggi #PapaFrancesco ha raccomandato l'esame di coscienza ( vedi qui la sua omelia http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180904_esame-di-coscienza.html )
E io ho subito scritto un post a riguardo
"Esame - Examen  - EsamediCoscienza  http://agnesefiducia.blogspot.com/2018/09/esame-examen-esame-di-coscienza.html "
.
Io vedevo l'esame di coscienza come una lista: la lista dei miei peccati. Ogni giorno dovevo farlo, ma alla fine sono arrivata al punto di non saperlo fare e di cadere in un profondo scoraggiamento.
Mi sono scervellata per tanto tempo, volevo trovare a tutti i costi una soluzione per essere più felice nella mia vita, per stare bene, per migliorare, per accertare me stessa così come Dio mi ha creata. Ci sono voluti 30 anni. Sì, 30 anni. Ho fatto 30 anni il 28 giugno 2018 e il compleanno mi ha regalato la possibilità di poter acquistare 3 articoli su un noto sito di e-commerce italiano.
Chi legge può anche chiedersi:"Cosa c'entra quell'acquisto con la felicità?"
In realtà la felicità è già dentro ognuno di noi, e fare acquisti non può  portare la felicità nella vita di nessuno. 
Godere della buona musica e prendere esempio da una persona meravigliosa come Leonard Bernstein; godere della bellezza e leggere buoni libri; dedicarsi alla preghiera, al silenzio e alla meditazione e lasciarsi prendere dalle geniali intuizioni di un Santo come Ignazio di Loyola. Tutto questo sì che porta felicità.
Leggendo un libro ho capito il mio errore e ho trovato la risposta che cercavo. E la risposta che cercavo sta in una preghiera che in spagnolo si chiama " Examen " , in italiano "Esame", comunemente chiamata "esame di coscienza". Questa preghiera è importantissima e non deve essere trascurata. Questa preghiera è stata tramandata e insegnata da Sant'Ignazio di Loyola (sebbene era una preghiera già esistente da tempi più antichi di Sant'Ignazio,  lui l'ha fatta conoscere al mondo intero). Ancora oggi i Gesuiti continuano a tramandare questa preghiera. Io non la conoscevo, e non l'avrei mai e poi mai potuta conoscere se non avessi letto un libro meraviglioso, scritto da un meraviglioso padre gesuita americano:
" Guida del gesuita... a quasi tutto. Una spiritualità per la vita concreta. " di Fr James Martin SJ.
Ripeto: vedevo l'esame di coscienza come una lista di peccati.
In realtà la preghiera Esame, che Sant'Ignazio di Loyola ha tramandato,  non è una lista di peccati. E ripeto: questo l'ho imparato leggendo "Guida del gesuita..a quasi tutto.  Una spiritualità per la vita concreta".
Il capitolo 4 del libro è  intitolato "La bellezza dei nostri ieri. Trovare Dio e lasciarsi trovare. " Padre James Martin SJ tra le varie cose di cui scrive nel capitolo,ci parla in particolare dell'esame di coscienza. E ci illustra un metodo adatto per fare ogni sera l'esame di coscienza,  un metodo che va bene anche per chi non crede, anche atei e agnostici.
A pagina 128 e 129 di questo libro padre James Martin SJ  scrive << L'esame quotidiano  è particolarmente utile a quanti sono in ricerca,  agli agnostici e agli atei.  Per loro può diventare una "preghiera di consapevolezza". Il primo punto è essere consapevolmente presenti a se stessi E a ciò che ci circonda.  Il secondo punto è ricordare le cose per cui si è grati. Il terzo è la revisione del giorno.  Il quarto, chiedere perdono, potrebbe essere la decisione di riconciliarsi con qualcuno che si è ferito.  Il quinto punto, infine, è prepararsi a essere consapevoli in vista di un nuovo giorno. >> 
Ecco che padre James Martin SJ ci spiega come fare l'esame di coscienza. L'esame di coscienza non è una lista di peccati, è una preghiera semplice, tramandata da Sant'Ignazio di Loyola, che è utile alla vita di tutti.
Ricapitolando ecco i 5 punti di cui è composto l'esame di coscienza:
"1) Essere consapevolmente presenti a se stessi. E a ciò che ci circonda
 2) Rendere Grazie
 3) Revisione della propria giornata
 4) Perdonarsi e perdonare
 5) Essere consapevoli in vista di un nuovo giorno"

Per iniziare l'esame di coscienza si può invocare lo Spirito Santo, se non si è cristiani, una preghiera della propria religione,  se si è atei e agnostici iniziare dal punto numero 1.
Per concludere Ignazio di Loyola suggerisce la recita del Padre Nostro,ma anche in questo caso si può recitare una preghiera della propria religione o concludere al punto 5.
Io ad esempio a metà del giorno concludo con il Padre Nostro, la sera prima di dormire con la Compieta.

Ripercorrere la propria giornata, anche la propria vita passata;
assaporare la bellezza del mondo in cui viviamo  e prendere coscienza delle cose brutte;
impegnarsi per migliorare il proprio stile di vita affinché sia rispettoso di se stessi, della natura e del prossimo;
perdonare se stessi, perdonare chi ci ha offeso e chiedere scusa e perdono a chi si è offeso;
ricordare il bene ricevuto;
prendere consapevolezza di ciò che bisogna migliorare partendo da se stessi, essere consapevoli in vista di un nuovo giorno. Queste sono cose utili, per vivere bene, per vivere felici. Non bisogna lasciarsi scoraggiare, anzi sfruttare la grande opportunità quotidiana che abbiamo attraverso l'esame di coscienza.
Io sono grata di aver conosciuto questa meravigliosa preghiera e consiglio a tutti di conoscerla.
Più si frequenta l'esame di coscienza, più si potrà assaporare  tutto il bello della vita.
L'esame di coscienza ha portato in me tutto il bene di cui avevo bisogno, mi ha messa in discussione e mi ha fatto capire la bellezza di ciò che sono, mi aiuta ogni giorno ad accettarmi per quella che sono.
Possa l'esame di coscienza aiutarci a restare umani e a gioire di tanta bellezza.


P.S. I diritti d'autore per quello che ho citato vanno al legittimo proprietario  "Guida del gesuita... a quasi tutto. Una spiritualità per la vita concreta" di James Martin SJ, edizioni San Paolo 2017, traduzione di Giovanni Giglio . 



Umanità e rispetto

Una riflessione sempre attuale, da rileggere e diffondere...
#RestiamoUmani

"Umanità e rispetto " https://agnesefiducia.blogspot.com/2016/05/umanita-e-rispetto.html

Preghiera alla Madonna delle Lacrime del Cardinale Pietro Parolin

Preghiera alla Madonna delle Lacrime del Cardinale Pietro Parolin

Esame - Examen - Esame di Coscienza

Oggi Papa Francesco (nella sua omelia della messa a casa Santa Marta , ecco qui l'omelia http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180904_esame-di-coscienza.html )  ha raccomandato l'esame di coscienza.
È una preghiera già esistente da tempi più antichi di Sant'Ignazio di Loyola, ma che ha tramandato Sant'Ignazio di Loyola e che oggi continuano a tramandare i gesuiti. Sant'Ignazio di Loyola ha tramandato questa preghiera che si chiama Esame, dallo spagnolo Examen, comunemente chiamato in italiano Esame di Coscienza.  Purtroppo siamo indotti a pensare all'esame di coscienza più ad una verifica per vedere quali peccati abbiamo fatto durante il giorno, o in vista di una confessione.  In realtà la preghiera Esame ,che Sant'Ignazio di Loyola ha tramandato, è un dialogo con Gesù, un vedere che Dio è presente nella nostra vita, un parlargli della propria vita, vedere in cosa non abbiamo risposto alla sua volontà,  un modo per capire anche la sua volontà.  Il gesuita San Francesco Borgia ha raccomandato l'esame di coscienza ai gesuiti ogni giorno 2 volte e che questa preghiera deve durare 15 muniti: 15 minuti a mezzogiorno e 15 minuti la sera  prima di dormire.
Sant'Ignazio di Loyola, che ha tramandato questa preghiera, ci ha anche insegnato che questa preghiera è importantissima e non deve essere trascurata.
A questo link troverete tutte le istruzioni per capire in cosa consiste e una maniera semplice ed efficace per fare bene l'esame di coscienza ogni sera prima di dormire.
https://getupandwalk.gesuiti.it/lesame-di-coscienza/

lunedì 3 settembre 2018

Review: Leonard Bernstein’s liturgy for the world

Leonard Bernstein's 1971 "Mass" retains its power, for reasons Bernstein could and could not have expected. https://www.americamagazine.org/faith/2018/07/20/review-leonard-bernsteins-liturgy-world

La verità sta in silenzio

PAPA FRANCESCO

MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA 
DOMUS SANCTAE MARTHAE

La verità sta in silenzio

Lunedì, 3 settembre 2018

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2018/documents/papa-francesco-cotidie_20180903_verita-silenziosa.html

" «Con le persone — ha rilanciato il Papa — che non hanno buona volontà, con le persone che cercano soltanto lo scandalo, che cercano soltanto la divisione, che cercano soltanto la distruzione, anche nelle famiglie: silenzio. E preghiera». E «sarà il Signore, dopo, a vincere, sia, come in questo caso, con la dignità di Gesù che rafforza e torna libero da quella volontà di buttarlo giù, sia con la dignità della vittoria della risurrezione, dopo la croce». il Pontefice ha chiesto al Signore «la grazia di discernere quando dobbiamo parlare e quando dobbiamo tacere. E questo in tutta la vita: nel lavoro, a casa, nella società, in tutta la vita. Così saremo più imitatori di Gesù». " ( Papa Francesco - estratto dall' Omelia del 3 settembre 2018)

Br Roberto Genuin is the new Capuchin General Minister

Br. Roberto Genuin of the Province of Venice has been elected General Minister of the Friars Minor Capuchin.
May God bless him and all the Friars Minor Capuchin.
St Francis of Assisi pray for us!

sabato 1 settembre 2018

WMOF2018 Dublin How to Show Welcoming and Respect in Our Parishes to the LGBT People and their families - Full text and video of the Lecture with Father James Martin SJ in Dublin on 23rd of August 2018

WMOF2018 Dublin
How to Show Welcoming and Respect in Our Parishes to the LGBT People and their families -
Full text and video of the Lecture with Father James Martin SJ in Dublin on 23rd of August 2018
(The topic and the title were chosen by the Vatican Dicaster that organised the WMOF2018) 


Full Video

Madonna delle Lacrime

Madonna delle Lacrime

WORLD DAY OF PRAYER FOR THE CARE OF CREATION 2018 - Pope Francis message

Today is the "WORLD DAY OF PRAYER FOR THE CARE OF CREATION".  Today starts the season of creation. Christians of different denominations are called to celebrate the Creation each year from the 1st of September ( world day of prayer for the care of creation) to the 4th of October (the St Francis of Assisi feast day).
1st Septemberis the day when Bulgarian Orthodox Church starts his liturgical year and this Church created this world day of prayer for the care of creation. Another big impact in the celebration of the world day of prayer for the care of creation comes from the Constantinople Orthodox Church. 
All the Churches of the World Council of Churches and Catholich Church started to celebrate together the season of creation.
Pope Francis has given a big impact in the care of creation and defence of our common home that is the Earth and in the fight of the Climat Changes. Christians, Jews, Muslims, Induists, Buddhists,and people of other religions, and peopleof good will ,are all involved in care of the earth and in the fight of climate changes.
Pope Francis has written Laudato SI' 
Here you can read Laudato SI http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html

Here you can find the message by Pope Francis of today WORLD DAY OF PRAYER FOR THE CARE OF CREATION
http://w2.vatican.va/content/francesco/en/messages/pont-messages/2018/documents/papa-francesco_20180901_messaggio-giornata-cura-creato.html

MESSAGE OF HIS HOLINESS
POPE FRANCIS
FOR THE 
WORLD DAY OF PRAYER FOR THE CARE OF CREATION

1 SEPTEMBER 2018

 

Dear brothers and sisters,

On this Day of Prayer, I wish first to thank the Lord for the gift of our common home and for all those men and women of good will committed to protecting it. I am likewise grateful for the many projects aimed at promoting the study and the safeguarding of ecosystems, for the efforts being made to develop more sustainable agriculture and more responsible nutrition, and for the various educational, spiritual and liturgical initiatives that involve Christians throughout the world in the care of creation.

It must be acknowledged that we have not succeeded in responsibly protecting creation. The environmental situation, both on the global level and in many specific places, cannot be considered satisfactory. Rightly, there is a growing sense of the need for a renewed and sound relationship between humanity and creation, and the conviction that only an authentic and integral vision of humanity will permit us to take better care of our planet for the benefit of present and future generations. For “there is no ecology without an adequate anthropology” (Laudato Si’, 118).

On this World Day of Prayer for the Care of Creation, which the Catholic Church for several years now has celebrated in union with our Orthodox brothers and sisters and with participation of other Churches and Christian communities, I would like to draw attention to the question of water. It is a very simple and precious element, yet access to it is, sadly, for many people difficult if not impossible. Nonetheless, “access to safe drinkable water is a basic and universal human right, since it is essential to human survival and, as such, is a condition for the exercise of other human rights. Our world owes a great social debt towards the poor who lack access to drinking water, because they are denied the right to a life consistent with their inalienable dignity” (ibid., 30).

Water invites us to reflect on our origins. The human body is mostly composed of water, and many civilizations throughout history arose near great rivers that marked their identity. In an evocative image, the beginning of the book of Genesis states that, in the beginning, the spirit of the Creator “swept over the face of the waters (1:2)”.

In considering the fundamental role of water in creation and in human development, I feel the need to give thanks to God for “Sister Water”, simple and useful for life like nothing else on our planet. Precisely for this reason, care for water sources and water basins is an urgent imperative. Today, more than ever, we need to look beyond immediate concerns (cf. Laudato Si’, 36) and beyond a purely utilitarian view of reality, “in which efficiency and productivity are entirely geared to our individual benefit” (ibid., 159). We urgently need shared projects and concrete gestures that recognize that every privatization of the natural good of water, at the expense of the human right to have access to this good, is unacceptable.

For us Christians, water represents an essential element of purification and of life. We think immediately of baptism, the sacrament of our rebirth. Water made holy by the Spirit is the matter by which God has given us life and renewed us; it is the blessed source of undying life. For Christians of different confessions, baptism also represents the real and irreplaceable point of departure for experiencing an ever more authentic fraternity on the way to full unity. Jesus, in the course of his mission, promised a water capable of quenching human thirst for ever (cf. Jn 4:14). He prophesied, “If any one thirst, let him come to me and drink (Jn 7:37). To drink from Jesus means to encounter him personally as the Lord, drawing from his words the meaning of life. May the words he spoke from the cross – “I thirst” (Jn 19:28) – echo constantly in our hearts. The Lord continues to ask that his thirst be quenched; he thirsts for love. He asks us to give him to drink in all those who thirst in our own day, and to say to them, “I was thirsty and you gave me to drink” (Mt 25:35). To give to drink, in the global village, does not only entail personal gestures of charity, but also concrete choices and a constant commitment to ensure to all the primary good of water.

I would like also to mention the issue of the seas and oceans. It is our duty to thank the Creator for the impressive and marvellous gift of the great waters and all that they contain (cf. Gen 1:20-21; Ps 146:6), and to praise him for covering the earth with the oceans (cf. Ps 104:6). To ponder the immense open seas and their incessant movement can also represent an opportunity to turn our thoughts to God, who constantly accompanies his creation, guiding its course and sustaining its existence (cf. St. John Paul II, Catechesis of 7 May 1986).

Constant care for this inestimable treasure represents today an ineluctable duty and a genuine challenge. There is need for an effective cooperation between men and women of good will in assisting the ongoing work of the Creator. Sadly, all too many efforts fail due to the lack of effective regulation and means of control, particularly with regard to the protection of marine areas beyond national confines (cf. Laudato Si’, 174). We cannot allow our seas and oceans to be littered by endless fields of floating plastic. Here too, our active commitment is needed to confront this emergency. We need to pray as if everything depended on God’s providence, and work as if everything depended on us.

Let us pray that waters may not be a sign of separation between peoples, but of encounter for the human community. Let us pray that those who risk their lives at sea in search of a better future may be kept safe. Let us ask the Lord and all those engaged in the noble service of politics that the more sensitive questions of our day, such as those linked to movements of migration, climate change and the right of everyone to enjoy primary goods, may be faced with generous and farsighted responsibility and in a spirit of cooperation, especially among those countries most able to help.

Let us pray too, for all those who devote themselves to the apostolate of the sea, for those who help reflect on the issues involving maritime ecosystems, for those who contribute to the development and application of international regulations on the seas in order to safeguard individuals, countries, goods, natural resources – I think, for example, of marine fauna and flora, and coral reefs (cf. ibid., 41) or sea beds – and to guarantee an integral development in view of the common good of the entire human family and not particular interests. Let us remember, too, all those who work to protect maritime areas and to safeguard the oceans and their biodiversity, that they may carry out this task with responsibility and integrity.

Finally, let us be concerned for the younger generation and pray for them, that they may grow in knowledge and respect for our common home and in the desire to care for the essential good of water, for the benefit of all. It is my prayerful hope that Christian communities may contribute more and more concretely helping everyone to enjoy this indispensable resource, in respectful care for the gifts received from the Creator, and in particular rivers, seas and oceans.

From the Vatican, 1 September 2018

FRANCIS

Copyright to the owner

Here you can read this text by Pope Francis in many other languages
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/09/01/0603/01294.html

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